«Dobbiamo tenere alta l’attenzione sulla Siria, che non è poi così lontana dall’Italia – spiegano gli organizzatori della serata –. Le conseguenze della guerra ricadono sempre di più anche sulla vita dell’Europa e del nostro Paese. Pensiamo a quanti profughi in fuga dalla guerra arrivano da noi attraverso corridoi umanitari o in clandestinità. Come cristiani, dobbiamo impegnarci per “assicurare loro un futuro di pace”, come ci ha chiesto papa Francesco». Affermano ancora i responsabili delle associazioni cattoliche che promuovono la conferenza: «La straordinaria opportunità di accogliere a Sezze un personaggio come padre Alsabagh rappresenterà un’occasione di ascolto e confronto con un testimone diretto della guerra, impegnato ogni giorno a servizio del popolo siriano e che siamo certi potrà darci anche una lettura di speranza sul futuro della Siria». «Questo evento vuole essere l’inizio di un percorso per le nostre associazioni, che vogliamo proseguire nei prossimi mesi con nuovi eventi e testimoni» concludono.
Padre Ibrahim Alsabagh, siriano di Damasco, è frate minore francescano della provincia della Custodia di Terra Santa. Ha 47 anni e dal 2014 è parroco della chiesa cattolica di rito latino intitolata a San Francesco d’Assisi ad Aleppo, seconda città della Siria. Insieme agli altri frati della sua comunità, si occupa non solo della cura pastorale dei pochi cattolici rimasti ad Aleppo, ma gestisce anche un dispensario medico, una mensa per i poveri e mette a disposizione le riserve di acqua potabile – quando ci sono – di tutta la popolazione della zona, cristiani e musulmani. Nel 2016 ha raccolto il diario della sua esperienza nel libro Un istante prima dell’alba. Siria. Cronache di guerra e di speranza da Aleppo (Edizioni Terra Santa). In questi giorni è in uscita il suo secondo libro, Viene il mattino. Aleppo, Siria. Riparare la casa, guarire il cuore (Edizioni Terra Santa 2018). Parte del ricavato delle vendite di entrambi i libri viene destinato alle missioni dei francescani in Siria.