È stata infatti ritrovata abbandonata nell’erba una discreta quantità di libri (per la precisione gialli di Danielle Steel), che il solerte operatore della Progetto Ambiente ha provveduto stamattina a ripulire scrupolosamente.
Non c’è pace insomma per il centralissimo parco verde apriliano, che nei giorni scorsi è stato sede di una accesa polemica a causa di una foto apparsa sui social network che mostrava delle siringhe nel parco, facendo intendere che questo fosse pertanto frequentato da eroinomani stile anni ’70. Foto peraltro sparita quando qualcuno ha fatto notare che quel tipo di siringa non è del tipo che viene usata per ‘bucarsi’, che le siringhe apparivano pulite e alcune addirittura col cappuccio inserito: sarebbe il primo caso mondiale di eroinomane con coscienza sociale, che dopo aver usato la siringa, rimette il cappuccio prima di abbandonarla nel parco.
Contemporaneamente alla foto che aveva subito indignato orde di leoni da tastiera (li definirei però più “pesci da tastiera”, visto la facilità con cui abboccano) con i vari “scandaloso”, “in galera”, “..e il sindaco che fa?”, nei parchi cittadini sono state segnalate orde di candidati, pronti a erigersi a palatini della legalità, in parchi dove magari fino al giorno prima erano andati soltanto per far pisciare e defecare il proprio cane (naturalmente senza sacchetto).
E adesso, penso, dovremo aspettarci la stessa orda di candidati che torna al parco Manaresi per erigersi contro l’orda degli zozzoni-istruiti: come si permettono di insozzare il parco e soprattutto spargendo cultura, pericolosissima per i bambini che giocano innocentemente nel parco?