Ennesimo colpo di scena nella vicenda dei mini alloggi che l’Ater ha realizzato nei sottotetti delle palazzine Ater di Piazza Morandi a Cocciano. Una questione che aveva mobilitato fin dall’inizio dei lavori gli inquilini dello stabile, che negli anni avevano riscattato gli appartamenti dell’Ater divenendone proprietari. Gli stessi avevano sostenuto con forza che quei sottotetti, adibiti a lavatoi e ripostigli erano di loro proprietà, diffidando tramite un legale l’Ater a proseguire i lavori. Ma a nulla è servito, i lavori sono proseguiti e questi piccoli appartamenti adesso sono una realtà. Così lo scorso 12 aprile l’Ater ha finalmente consegnato i primi sei dei dieci appartamenti in base alla graduatoria del Comune. Ma che succede? Dopo l’assegnazione degli alloggi arriva l’alto là dell’amministrazione Mastrosanti che ne sospende momentaneamente l’assegnazione “in attesa di ricevere chiarimenti e assicurazioni da parte dell’Ater sulla piena titolarità del diritto di proprietà su tali alloggi, rispetto al quale- si sottolinea da Palazzo Marconi – risultavano essere state sollevate eccezioni formali da parte di alcuni proprietari di appartamenti presenti all’interno degli stessi stabili nei quali si trovano quelli che dovrebbero essere oggetto di assegnazioni”. Insomma, la questione della proprietà dei sottotetti fa ancora discutere e l’amministrazione vuole vederci chiaro. Non la pensa così la consigliera del Partito democratico Francesca Sbardella “Ho seguito da vicino la storia di questi sottotetti, trasformati in appartamenti in virtù di una legge regionale- commenta Sbardella – Ho sempre colto con favore questa proposta dell’Ater avanzata gli scorsi anni perché consentirà al nostro Comune di avere dieci appartamenti in più da assegnare, secondo la graduatoria a persone che ne hanno bisogno. L’Istituto, dopo la diffida a proseguire i lavori ha dimostrato la piena proprietà dell’area e dunque la titolarità a realizzare l’intervento. Per questo – sottolinea la consigliera del Pd – i lavori sono proseguiti e conclusi. I nuovi mini alloggi sono stati finalmente consegnati in base alla graduatoria del Comune. Chi le ha fatte queste assegnazioni se non il Comune stesso? Il Comune invece ne revoca l’assegnazione. Perché? – si chiede – nel giro di poche ore ha smentito un proprio atto? Quelle dieci famiglie- obietta- hanno diritto alla loro casa”. Sulla questione Francesca Sbardella insieme al consigliere Gianluca Travaglini (E adesso Frascati) hanno presentato una interrogazione per capire le motivazioni che hanno portato alla revoca dell’assegnazione degli alloggi. I due consiglieri chiedono inoltre di conoscere “se il Comune, non essendo proprietario degli appartamenti, ha il titolo per sospendere l’assegnazione degli stessi; se e chi degli amministratori era a conoscenza dell’assegnazione delle casa da parte dell’Ater; se, prima di procedere con la sospensione dell’assegnazione si è provveduto a una verifica presso gli uffici della documentazione inerente alla realizzazione dei sottotetti, in particolar modo riguardo l’attestazione della piena proprietà da parte dell’Ater dei suddetti sottotetti”. Tutto questo mentre una decina di famiglie attende di avere la disponibilità di questi contestatissimi mini alloggi.
Maristella Bettelli
Maristella Bettelli
10/05/2018