Da quest’anno – stando agli annunci ufficiali – dovrebbe essere più semplice elaborare e presentare al Fisco il 730 e l’Unico per le persone fisiche. Il 16 aprile l’Agenzia delle Entrate ha caricato su internet la dichiarazione di oltre 20 milioni di italiani già pronta: si tratta ora di accettarla così come compilata dal’Ente oppure di modificarla. Si può fare da soli, collegandosi al sito dell’Agenzia oppure tramite Caf o commercialista abilitato. Ci pensa la stessa Agenzia a calcolare imposte da pagare o rimborsi.
NIENTE CONTROLLI A CHI ACCETTA IL PRECOMPILATO
Un fatto fondamentale è che “chi accetta online il 730 precompilato senza apportare modifiche – spiega l’Agenzia delle Entrate – non dovrà più esibire le ricevute che attestano oneri detraibili e deducibili e non sarà sottoposto a controlli documentali”. A snellire e rendere (almeno sulla carta) più semplice il tutto c’è il fatto che rispetto ai tre anni precedenti, molti più dati sono stati inseriti a monte (spese mediche, retribuzioni, spese universitarie, assicurative e funebri, dati catastali, mutui, ristrutturazioni e così via). Dovrebbero perciò esserci meno incongruenze. In caso di dichiarazioni 730 inviate, con o senza modifiche, tramite Caf e professionisti, questi ultimi saranno tenuti ad esibire la documentazione al posto dei loro assistiti. Se il cittadino modifica alcuni dati, l’Agenzia effettuerà il controllo documentale esclusivamente sui dati aggiunti o rettificati.
LA COMPILAZIONE ASSISTITA
Quest’anno c’è anche la ‘compilazione assistita’ che promette di rendere immediato l’inserimento dei dati relativi agli oneri detraibili e deducibili (spese che danno diritto a “sconti” fiscali) nelle sezioni I e II del quadro E, anche per le spese sostenute per i familiari a carico. I dati aggiunti o rettificati saranno poi automaticamente inseriti nel quadro E.
PER RISPARMIARE SULLE TASSE
Le spese sostenute per la famiglia, la casa, i figli, l’istruzione possono far scattare diversi “sconti” fiscali. Tra le novità ci sono alcune buone notizie: salgono le detrazioni nel caso di lavori effettuati in parti comuni condominiali per ridurre il rischio sismico e per la riqualificazione energetica. Aumenta il bonus di detassazione sui premi di risultato e welfare aziendale presi dai lavoratori: si passa da 2.000 a 3.000 euro. Sale inoltre il limite di spesa delle spese di istruzione detrabili: il tetto massimo su cui applicare il rimborso del 19% sale da 564 a 717 euro. Si può ottenere perciò un rimborso massimo di 136,23 euro su iscrizione, frequenza, mensa, gite scolastiche, contributi volontari, pre e post scuola, dalle scuole materne fino alle superiori. Un paio di cose che possono sfuggire: anche i farmaci omeopatici sono detraibili e i fitoterapici sono detraibili invece solo se riconosciuti dall’Agenzia italiana del farmaco come farmaci e indicati come tali sullo scontrino. Godono dello sconto fiscale del 19% anche molti dispositivi medici con marchio CE, tra cui lenti a contatto, occhiali da vista, apparecchi acustici, per l’aerosol o per misurare la pressione arteriosa, penne pungidito e lancette per misurare la glicemia, pannoloni per incontinenti, prodotti ortopedici, ausili per le persone con disabilità e vari test di autodiagnostica tra cui quelli per la gravidanza.
I RIMBORSI: OCCHIO AL SOSTITUTO D’IMPOSTA
Se si ha diritto al rimborso, chi ha utilizzato il modello 730 lo riceverà direttamente dal proprio sostituto d’imposta, cioè dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico (ad es. Inps). Attenzione: il sostituto d’imposta non è riportato automaticamente nel 730 precompilato. Perciò va indicato nel 730.
Se non si ha il sostituto d’imposta, per esempio perché si è perso il lavoro nel corso dell’anno, tranquilli: basta barrare la casella “mod. 730 dipendenti senza sostituto d’imposta” nella sezione “dati del sostituto”. Sarà l’Agenzia delle entrate a fare le veci del sostituto in caso di credito (perciò bisogna indicare il proprio Iban) mentre in caso di debito si pagherà con il modello F24. Chi non ha un sostituto d’imposta, riceverà l’eventuale rimborso direttamente dall’Agenzia sul proprio conto corrente bancario o postale. Il rimborso di regola avviene in tempi relativamente brevi: i dipendenti lo ricevono con la busta paga di luglio, mentre i pensionati se lo trovano sulla pensione di agosto o settembre.
DICHIARAZIONE CONGIUNTA
Marito e moglie possono presentare via internet la dichiarazione precompilata in forma congiunta. Occorre tenere presente però che il Fisco predispone due distinte dichiarazioni 730 precompilate, una per ciascun coniuge, anche se lo scorso anno avete presentato il modello 730/2017 in forma congiunta. Al momento dell’invio tramite internet sarà possibile congiungere le due dichiarazioni. Infine, i tempi per la presentazione: dal 2 maggio al 23 luglio 2018, in caso di presentazione diretta (per il 730 precompilato) o tramite CAF-intermediario (per il 730 precompilato o ordinario). 9 luglio in caso di presentazione tramite sostituto d’imposta.
Per visionare, accettare o modificare il 730 precompilato occorrono dei codici di accesso al sito. Per accedere occorrono i codici di accesso. Tra questi ci sono quelli dello SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale). Lo rilascia il Fisco dopo avergli fornito: e-mail, numero del cellulare, documento di identità, tessera sanitaria con il codice fiscale. Poi però occorre fissare un appuntamento (in orario lavorativio) con un impiegato e mostrargli tramite webcam quelle carte e il proprio volto accanto alla foto del documento d’identità…
La guida al 730 on line si trova sul sito web
infoprecompilata.agenziaentrate.gov.it Inoltre, c’è l’assistenza telefonica: 848.800.444 da rete fissa, 06.96.66.89.07 da cellulare e 39.06.96.66.89.33 per chi chiama dall’estero, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17 e il sabato dalle 9 alle 13. Informazioni generali si possono ricevere attraverso il canale Facebook@AgenziadelleEntrate.