Ma è nello sport che Giuseppe impiega la maggior parte delle sue energie. “La Canoa ha un valore fondamentale nella mia vita. Mi sono avvicinato a questo sport per motivi riabilitativi e per riuscire a vivere pienamente il mare. Dopo l’incidente sono dovuto andare a Castel Gandolfo visto che in zona non avevo trovato strutture attrezzate per far allenare le persone diversamente abili. È stata un’occasione davvero importante visto che è partito tutto da lì. Grazie all’AISA Sport, e in particolare ad Anna Salvatori ed Stefano Toti che hanno creduto nelle mie potenzialità, ho avuto modo di confrontarmi a livello agonistico raggiungendo dei risultati impensabili. Nel 2016 ho gareggiato nei campionati Mondiali conquistando addirittura un bronzo”. Il destino e le vicende societarie però lo hanno costretto a lasciare Castel Gandolfo e, dopo essersi costruito una passerella sul Lago Lungo per vogare anche da solo vicino casa, è approdato sulle sponde del Lago di Sabaudia dove è stato accolto dal Gruppo sportivo della Polizia di Stato Fiamme Oro. “Adesso arriva il difficile. Se è vero che ho già raggiunto degli obiettivi importanti ora bisogna confermarsi, anzi migliorarsi. Grazie allo staff tecnico della Polizia stiamo lavorando in maniera determinata per qualificarci alle prossime competizioni Europee e Mondiali. L’obiettivo principale che ci siamo posti è la partecipazione all’Olimpiade di Tokyo 2020 nella competizione paraolimpica specifica”. Per arrivare in Giappone però è necessario lavorare bene e con costanza ottenendo piazzamenti utili nelle qualificazioni. Calendario alla mano, il 28 aprile sarà un giorno particolare dato l’impegno agonistico a Milano che costituirà l’esordio ufficiale in gare internazionali con la casacca delle “Fiamme Oro” per Giuseppe di Lelio. “Ha davvero una forza d’animo incredibile – dichiara Davide Celebrin, l’allenatore che ne segue quotidianamente gli allenamenti –. Abbiamo iniziato qualche settimana fa anche con un po’ di premura visto che è la prima volta che la nostra squadra segue un atleta con delle diverse abilità. Devo dire ha portato qualcosa di importante in tutto il gruppo e dovrebbe essere preso ad esempio da tantissimi atleti per determinazione e caparbietà”. Il tesseramento di Di Lelio nel Gruppo Sportivo, rappresenta una novità che però trova fondamento nella vocazione solidale delle Forze dell’Ordine e della Polizia di Stato, come testimonia il Comandante delle Fiamme Oro Stefano Schivo. “Il progetto della diversa abilità non è esclusivamente sportivo ma ha un risvolto sociale. Lo sport è un fattore estremamente importante anche a livello di integrazione. Tra i vari progetti, prevediamo di sviluppare dei programmi a favore di ragazzi provenienti da altri paesi. Con Giuseppe Di Lelio poi, grazie alla sua disponibilità ed al suo impegno, è tutto abbastanza semplice. È un campione completo a 360 gradi”.
Simone Tosatti