Missione compiuta. La Fortitudo Futsal Pomezia ha conquistato la finalissima Play Off (avversario di turno sarà il Savio) per la promozione diretta in Serie B al termine di una vera e propria battaglia giocata in semifinale contro l’ostico Carbognano. 3-3 il finale (a segno per la squadra di Esposito Zullo, De Simoni e Lippolis) dopo i tempi supplementari al campo di via Varrone, con il pareggio che ha premiato la squadra pometina in virtù del miglior piazzamento in campionato. Un accesso in finale quanto mai giusto per quello che si è visto in tutto l’arco della stagione, decisamente meno invece se guardiamo al confronto secco con il team viterbese che ai punti avrebbe sicuramente meritato l’intera posta in palio. Sulla gara infatti pesa come un macigno un calcio di rigore non assegnato al Carbognano apparso assolutamente netto nei minuti finali del match, quando Walter Potrich (poi espulso qualche minuto più avanti) ha effettuato una vera e propria parata per salvare la propria porta. Episodio decisivo ai fini del risultato finale e che rende assolutamente incomprensibili e fuori luogo le reiterate proteste a fine match di alcuni dirigenti pometini nei confronti del direttore di gara. “Sono contento per il risultato – così mister Stefano Esposito al Caffè a fine partita – ma non per come è andata la partita. Siamo migliorarti tantissimo se penso a quando sono arrivato ma devo ammettere che dobbiamo crescere ancora tanto, forse di più rispetto a quanto credevo. Contro il Carbognano purtroppo ho rivisto alcuni errori che commettevamo in passato, non è possibile ad esempio prendere un rosso a quattro minuti dalla fine del secondo tempo supplementare quando il pareggio ci bastava e dover soffrire così tanto 3 contro 5. In vista di un’ipotetica serie B del prossimo anno dobbiamo cambiare veramente testa altrimenti sarà un campionato molto faticoso per noi. I 70 punti della stagione comunque non possiamo dimenticarli, abbiamo fatto un campionato stratosferico e devo dare anche un piccolo alibi ai ragazzi perché nonostante non riusciamo ad allenarci come vorremmo e i numerosissimi infortuni che ci stanno dimezzando, stanno facendo qualcosa di veramente eccezionale. Peccato che spesso rischiamo di complicarci la vita da soli, ma non può essere una partita a vanificare le grandi cose che abbiamo fatto”.
16/04/2018