«Dovremo fare anche provvedimenti che possano continuare ad effettuare dei tagli a quelli che sono dei privilegi insostenibili in questo momento storico del Paese, come i vecchi vitalizi».
Lo ha detto il riconfermato presidente del Consiglio regionale, Daniele Leodori, durante la prima seduta dell’Assise, mercoledì 4 aprile. Leodori annuncia la scure sui “vecchi” (che maturavano il diritto al vitalizio a soli 50 anni), dato che il vitalizio è già stato abolito nel 2012 per i Consiglieri entrati alla Pisana dopo la nona legislatura, quella di Renata Polverini (maggio 2010 – marzo 2013). L’uscita di Leodori fa da controcanto ai 5 Stelle. «Mi bastano 15 minuti nella prima riunione di giunta per abolire i vitalizi ai consiglieri che hanno cessato la loro carica, per tagliare gli stipendi ai consiglieri in carica», prometteva la candidata governatrice grillista, Roberta Lombardi.
Il problema dei “vecchi” rimane: 257 ex Consiglieri che hanno occupato quelle poltrone fino alla nona legislatura continuano a incassare pensioni, pagate dai cittadini, che arrivano a sfiorare anche i 6mila euro al mese.
L’unico rimedio che si è riusciti ad attivare è stato il piccolo taglio temporaneo per il triennio 2015-2017: riduzione dell’8% fino ai 1.500 euro, taglio del 10% dai 1.501 ai 3.500, 13% dai 3.501 ai 6mila euro e 17% per i vitalizi oltre i 6mila euro. Per quelli che prendono pure la pensione dal Parlamento europeo o da altra Regione italiana – una trentina di soggetti – il taglio andava dall’11,2 al 23,8%.
La parte tagliata doveva essere pagata dai poveri politici. Doveva, perché dal primo gennaio scorso la potatura è finita e sono tornati a prendere nella loro interezza le somme previste prima.
Le sforbiciate, ha spiegato il comitato elettorale di Zingaretti prime delle elezioni, «saranno rinnovate della prossima legislatura». Staremo a vedere. Intanto, continuiamo a pagare quasi 12 milioni l’anno di vitalizi a lorsignori.
Lo ha detto il riconfermato presidente del Consiglio regionale, Daniele Leodori, durante la prima seduta dell’Assise, mercoledì 4 aprile. Leodori annuncia la scure sui “vecchi” (che maturavano il diritto al vitalizio a soli 50 anni), dato che il vitalizio è già stato abolito nel 2012 per i Consiglieri entrati alla Pisana dopo la nona legislatura, quella di Renata Polverini (maggio 2010 – marzo 2013). L’uscita di Leodori fa da controcanto ai 5 Stelle. «Mi bastano 15 minuti nella prima riunione di giunta per abolire i vitalizi ai consiglieri che hanno cessato la loro carica, per tagliare gli stipendi ai consiglieri in carica», prometteva la candidata governatrice grillista, Roberta Lombardi.
Il problema dei “vecchi” rimane: 257 ex Consiglieri che hanno occupato quelle poltrone fino alla nona legislatura continuano a incassare pensioni, pagate dai cittadini, che arrivano a sfiorare anche i 6mila euro al mese.
L’unico rimedio che si è riusciti ad attivare è stato il piccolo taglio temporaneo per il triennio 2015-2017: riduzione dell’8% fino ai 1.500 euro, taglio del 10% dai 1.501 ai 3.500, 13% dai 3.501 ai 6mila euro e 17% per i vitalizi oltre i 6mila euro. Per quelli che prendono pure la pensione dal Parlamento europeo o da altra Regione italiana – una trentina di soggetti – il taglio andava dall’11,2 al 23,8%.
La parte tagliata doveva essere pagata dai poveri politici. Doveva, perché dal primo gennaio scorso la potatura è finita e sono tornati a prendere nella loro interezza le somme previste prima.
Le sforbiciate, ha spiegato il comitato elettorale di Zingaretti prime delle elezioni, «saranno rinnovate della prossima legislatura». Staremo a vedere. Intanto, continuiamo a pagare quasi 12 milioni l’anno di vitalizi a lorsignori.
12/04/2018