Secondo le prime informazioni trapelate, il candidato Carlo Medici, del Pd, sarà sostenuto da una alleanza istituzionale che comprende oltre al suo partito di appartenenza anche Forza Italia e Fratelli d’Italia. A sostegno di Damiano Coletta i suoi consiglieri ed una parte del Pd che non ha deciso di accettare l’accordo. Con Gervasi, la prima a presentare la candidatura in Provincia, infine, le Civiche pontine e la Lega. I giochi sono aperti.
Il Sindaco di Latina, in una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina in Comune, ha spiegato le ragioni che l’hanno portato alla candidatura. «Qualcuno potrebbe dire: hai tanti impegni in una città complessa come Latina, chi te lo fa fare? E’ una domanda che mi sono posto anche io. Quando questo incarico toglierebbe al ruolo di Sindaco? Ho valutato i pro e i contro e la somma algebrica è stata bilanciata più per i pro». Coletta conta sul fatto che la “bonifica” a Latina è stata fatta ed ora si va su una strada di raccolto e che se è previsto dalla legge che un Sindaco possa fare il presidente della Provincia può essere un impegno sostenibile, contando sul fatto che la sede è a due passi dal Comune e su un buono staff. «Il tipo di competizione è di secondo livello – continua -, dove non scelgono i cittadini sul programma o sul rapporto. È la classica lezione in cui si devono necessariamente cercare accordi e convergenze e, siccome sapete come la penso, la ritengo una competizione molto difficile perché si gioca su questi meccanismi. Questi erano stati i motivi per cui inizialmente ero molto perplesso. Poi, però, ho ricevuto telefonate da vari colleghi Sindaci in cui mi invitavano a presentarmi per un motivo che è stato convincente per me: l’aver fatto fino ad oggi da mediazione e equilibrio». Coletta mette sul tavolo i temi per i quali ha intenzione di lottare e su cui ritiene di aver già fatto un ottimo lavoro di mediazione riconosciuto: la pubblicizzazione dell’acqua ed i rifiuti, puntando sulla raccolta differenziata che «è passata orientativamente dal 18% al 29% con 50 unità in meno in soli tre mesi. Tradotto in parole semplici vuol dire efficienza ed efficacia». Annunciando, dunque, la sua candidatura a Presidente della Provincia lancia una frecciata alle Civiche pontine, che hanno invece scelto di convergere sul Sindaco di Sabaudia Giada Gervasi. «Rispetto al discorso delle civiche pontine – spiega – non ho condiviso il metodo con cui è stata fatta questa scelta. Ritenevo che questa scelta doveva essere frutto di un dibattito e alzata di mano dove ognuno poteva esprimersi e mettere sul tavolo i valori per cui dava disponibilità». Infine, ribadisce di non amare sconfitte a causa del suo passato sportico: «Se mi gioco una partita sui temi, me la gioco a testa alta e sono disponibile anche a perdere. Se non dovessi arrivare al risultato sperato, manterrò il ruolo da Sindaco e continuerò a fare il mio lavoro di mediazione».