«Il fatto che ci sia stata la volontà di riaprire il teatro nonostante i problemi è una cosa bella. Allo stesso tempo mi chiedo, e immagino se lo siano chiesto tutti – spiega Zanier a Il Caffè – quale sia l’entità delle cause che non permettono la riapertura definitiva in quanto pare che ancora nessuno riesca a metterlo seriamente in attivo. Possibile che siano problemi così insormontabili da far passare tanti mesi?».
Il problema principale rilevato dall’associazione Cantiere dell’Arte e raccontato dalla cantante è relativo al riscaldamento. Il musical “Mors et vita” è infatti andato in scena al freddo a causa di un problema legato alla scheda dell’impianto di condizionamento subentrato dopo Natale e non risolto dall’amministrazione in tempo per domenica pomeriggio. «Siamo arrivati sabato per fare le prove – spiega la Zanier – ed abbiamo trovato il sistema di riscaldamento funzionante solo nei camerini. Si passava dai camerini al dietro le quinte con uno sbalzo incredibile di temperatura. Per chi non stava già tanto bene è stato il colpo di grazia, io sto ancora male». Scontento anche il pubblico, che ha assistito allo spettacolo con cappotti e sciarpe. «Le prime parole degli spettatori sono state: siamo morti di freddo per tutto il tempo. Una signora anziana ad un certo punto è venuta nei camerini che erano riscaldati. Per questo ho voluto esprimere sul palco il dispiacere di aver trovato il teatro in quello stato. Spero che chi debba occuparsi della riapertura lo faccia presto».
Segnalati anche altri problemi relativi alla manutenzione ordinaria. «Io sono una nostalgica – conclude la cantante -. Quel giorno mi sono messa a gironzolare per il teatro ricordando vari momenti del passato. Ho fatto una passeggiata al piano di sopra, dove c’è una sala in cui facevo riscaldamento insieme alle mie amichette di danza quando ero piccola. Ho trovato problemi sul soffitto, acqua caduta sul parquet, muri rovinati, vetri sporchi. Una sensazione di abbandono».
Il presidente della commissione cultura Fabio D’Achille ha spiegato a Il Caffè che il problema che si è verificato per il musical andato in scena domenica è stato risolto. Si è infatti rotta una scheda del condizionatore che è stata ordinata dall’amministrazione non appena è stato approvato il bilancio. Tra una settimana arriverà è verrà installata dai tecnici. In attesa di risoluzione era stato pensato un sistema di riscaldamento alternativo tramite un’attrezzatura della Protezione Civile, che però non era disponibile per la serata di domenica. «Ci siamo scusati – dichiara D’Achille -, ma già dallo spettacolo successivo andato in scena lunedì non c’era più freddo. Mi dispiace se passa l’idea che l’amministrazione non sta facendo nulla per il teatro, quando abbiamo speso 200mila euro per lavori antincendio mai effettuati prima. Una volta aperto definitivamente e non più in deroga il teatro ci occuperemo di riaprire il Cafaro e della manutenzione ordinaria del D’Annunzio. Capisco la rabbia, ma purtroppo – conclude – ereditiamo problemi dal passato causati da un’amministrazione che ha lasciato corrodere un teatro che aveva tutto per funzionare al massimo. Mi dispiace se passa anche fuori città l’idea che il D’Annunzio è in pessime condizioni, quando stiamo facendo di tutto per ridargli dignità. Questo non aiuta Latina».
La cantante replica, tenendo a precisare le sue intenzioni. «Non ho idea di chi abbia le responsabilità in merito a questi problemi. Non voglio affossare l’immagine della mia città, anzi: proprio perché la amo sono voluta intervenire dopo lo spettacolo nella speranza che ci fosse “qualcuno in ascolto”».
Bianca Francavilla