Qui sotto la lettera di Franco il pendolare vittima della 148.
“Pur avendo notato che stamane c’era qualche “pattuglia” di operai che si stava dando da fare, tuttavia la situazione permane critica – dice la lettera inviata dal lettore all’Astrl dopo che questa non gli ha risposto -. Le buche sono numerose anche nei tratti non transennati dai birilli e i tempi di percorrenza sono inaccettabili. Stamattina, con il pullman, per raggiungere Roma Eur partendo da Aprilia si sono impiegate circa due ore. A parte ciò vi chiedo gentilmente di non fare sfoggio di umorismo involontario. La vostra trovata (tale va considerata) di abbassare il limite di velocità a 60 km/h non risolve i nostri problemi. È un po’ come se tagliassimo la testa a chi soffre di emicrania – prosegue il pendolare della Pontina -. Pertanto, vi intimo di fornirmi entro domani il riscontro dovuto. In particolare, voglio sapere quanto tempo pensate di impiegare per riparare quella specie di manto stradale che “orna” la SR 148 Pontina. Chiedere è lecito, rispondere è cortesia, oltre che buona educazione. Nel vostro caso è un obbligo. A dimostrazione che non mi sto baloccando con la tastiera – affonda la lettera del pendolare -, invio codesta mail anche alla Procura della Repubblica, per le eventuali valutazioni del caso”.