Torna ancora “Contemporanea”, la rassegna curata da Lestra e Teatro Ragazzi e diretta da Clemente Pernarella. Domenica 25 marzo alle ore 21 al teatro Ponchielli di Latina (INFO E PRENOTAZIONI: 3925407500) andrà in scena «Sulla morte senza esagerare», una produzione del Teatro dei Gordi. Lo spettacolo è un omaggio alla poetessa polacca WisÅ‚awa Szymborska. Ideato e diretto dal regista veronese Riccardo Pippa, Sulla morte senza esagerare, affronta il tema della morte in chiave ironica e divertente attraverso un uso non convenzionale delle maschere.
La giuria del Premio Scintille ha premiato lo spettacolo “per l’originalità della costruzione drammaturgica, la cura dei dettagli, il lavoro attorale e di regia, che lo proiettano verso una dimensione creativa di livello internazionale” e per “il coraggio della giovane compagnia di intraprendere la linea di un teatro senza parole, che riesce a comunicare in maniera efficace, suggestiva e poetica attraverso il movimento, il gesto, le invenzioni scenografiche”.
Il Teatro dei Gordi, nasce nel 2010, dal desiderio di un gruppo di giovani tutti neodiplomati alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano di dare continuità al percorso di formazione teatrale intrapreso nei tre anni di Accademia.
Negli anni il gruppo ha lavorato alla realizzazione di spettacoli per adulti e bambini (Molto rumore per nulla, da William Shakespeare; Pinter Party da Harold Pinter; Il Grande Gigante Gentile da Roald Dahl) e ha collaborato alla realizzazione di eventi artistici e culturali sul territorio regionale e nazionale.
Sulla zoglia tra l’aldiquà e l’aldilà, dove le anime prendono definitivo congedo dai corpi, c’è la nostra Morte. I vivi la temono, la fuggono, la negano, la cercano, la sfidano, la invocano. L’unica certezza è la morte, si dice. Ma senza esagerare.
Su una panchina, armata solo di una piccola pianta grassa, lei, la morte, aspetta i suoi ospiti, che uno alla volta si presentano. In fondo però, quanti ritardi nel suo lavoro, quanti imprevisti, tentativi maldestri, colpi a vuoto e anime rispedite al mittente! E poi che ne sa la Morte, lei che è immortale, di cosa significhi abbandonare un corpo?
Dieci maschere contemporanee di cartapesta, figure familiari raccontano, senza parole, i loro ultimi istanti, le occasioni mancate, gli addii; raccontano storie semplici con ironia, per parlare della morte in chiave ironica e divertente attraverso un linguaggio del corpo non convenzionale.
In una continua, dolente, processione sfilano così personaggi sempre diversi, espressione di una umanità varia e simbolica che accompagna il pubblico nei meandri più sottili che la vita contiene, e che del resto il teatro qui riesce, con umanità e senza fronzoli, ad esprimere in scena. Ecco allora il giovane scapestrato, la cui esistenza è stata spezzata da un incidente stradale nel bel mezzo di una vita spericolata; ecco la prostituta con cui la morte cerca anch’essa di amoreggiare; o la coppia di anziani che, insieme per molto tempo, la morta è venuta crudelmente a dividere; e ancora la donna incinta, pronta a consegnare alla vita il bambino che sta dando alla luce e che imbeve con le sue acque la pianta.
La morte afferra queste vite rubando loro la maschera e lasciandone il corpo esanime, accoccolato sul suo grembo.
Ma non sempre riesce ad avere il sopravvento: la vita, a volte, mostra risorse inaspettate, perché in suo aiuto vola anche un esilarante angelo salvatore che ne contrasta gli intenti, mostrandone le imperfezioni. Tanto che alla fine anch’essa, la morte, dovrà lasciare il suo posto ad un’altra, forse più pietosa, che porta con sé una piantina di ulivo.
Se pure esorcizzata, alla fine, mentre le luci della scena si spengono, la morte rimarrà comunque ancora in attesa di qualcun altro da catturare, impietosa, indomita sulla sua panchina, perché di farne a meno proprio non si può.
SULLA MORTE, SENZA ESAGERARE
Ideazione e regia Riccardo Pippa
Di e Con Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Sandro Pivotti, Matteo Vitanza
Scene, maschere e costumi Ilaria Ariemme
Disegno luci Giuliano Bottacin
Cura del suono Luca De Marinis
Organizzazione Camilla Galloni, Monica Giacchetto
Co-produzione Teatro dei Gordi e TIEFFE Teatro Milano
Con il sostegno di
Regione Lombardia e Fondazione Cariplo – Progetto Next – Laboratorio delle idee per la produzione e la distribuzione dello spettacolo dal vivo – Armunia – Campo Teatrale di Milano – Centro Artistico Il Grattacielo – Centro Teatrale MaMiMò- Mo-wan teatro – Sementerie Artistiche – Concentrica 2016