Formarsi per poter agire in politica e non disperdere un bagaglio di competenze, professionalità e persone acquisito nel corso della campagna elettorale di un anno fa. Partirà sabato 17 marzo la “scuola” di formazione per i soci di Ardea Domani, che prevede per nell’anno sette incontri: quattro mattinate per lavorare sul gruppo e tre serate per approfondire alcuni temi di attualità. «Fare politica nella nostra città oggi – dice Luca Vita, portavoce di Ardea Domani – non è affatto un compito semplice. Servono tempo, energie e molto allenamento per poter generare un gruppo di buoni amministratori, in grado di resistere a una sorta di “lato oscuro”, che si annida nella sete di potere o nella voglia di rivincita e allontana dallo spirito di servizio e dall’amore per le cose belle e buone che, sole, possono risollevare la nostra città. Per questo, prima di presentare i primi progetti per il nostro territorio, Ardea Domani ha voluto concentrarsi su un percorso di formazione. Per conoscere gli strumenti della politica e per costruire una Carta dei valori condivisa del nostro movimento, in grado di orientare le scelte individuali e collettive per gli anni che verranno». Il percorso, aperto a quanti vogliono unirsi al gruppo e impegnarsi in prima persona rappresenta anche un itinerario che vuole includere il contributo di quanti vogliano costruire una nuova proposta politica. Oltre all’appuntamento del 17 marzo, gli altri incontri si terranno il 14 aprile (1° workshop verso la Carta dei Valori Ardea Domani), il 27 aprile (approfondimento su “Il bilancio comunale. Come si legge?”), il 12 maggio (2° workshop verso la Carta dei Valori Ardea Domani), il 24 maggio (secondo approfondimento: “Governare la macchina amministrativa”), il 9 giugno (“Elaborare la carta di Ardea Domani”) e il 22 giugno (terzo approfondimento: “Il piano regolatore generale”). «La formazione per la classe dirigente di domani – aggiunge Luca Vita è una delle strade che abbiamo iniziato per il nostro primo obiettivo, che è quello della costruzione di una comunità. Le altre vie intraprese sono l’ascolto del territorio e l’incoraggiare e stimolare la partecipazione dei cittadini».
15/03/2018