Il lungo e tortuoso percorso per l’attivazione di un Dea di II livello presso l’ospedale S.M.Goretti sembra essere arrivato ad un punto di svolta. La “x” sul calendario segnata per la fine del 2018 con ogni probabilità subirà un altro slittamento, ma l’orizzonte temporale sembra quantomeno più nitido. Nuovo ossigeno per il presidio ospedaliero di Latina arriverà infatti sotto forma di finanziamenti dalla Regione e dal Ministero. Un maxi-piano da 29 milioni – tra interventi in fase realizzazione, finanziati e in corso di progettazione – che dovrebbero dare nuova vita alla struttura. “Una struttura che ha 50 anni e che bisogno di interventi in grado di migliorane la qualità dell’assistenza” – ha spiegato il direttore generale della Asl di Latina, Giorgio Casati, durante la presentazione di un progetto un ampliamento totale di 4000 metri quadrati, che dovrebbe portare a capitalizzare una quarantina di posti letto in più in aggiunta ai 450 attuali, oltre ad uno snellimento dell’attività di pronto soccorso. Già, il pronto soccorso, nervo scoperto del Goretti, teatro di attese interminabili. In agenda c’è un ampliamento di 340 metri quadrati dell’area destinata al pronto soccorso, portando la superficie totale a 1490. Costo: 2 milioni e 200 mila euro, su cui la Regione dovrà apporre un’ultima firma per il via libera. È di qualche giorno fa invece la notizia del finanziamento di 9 milioni da parte dell’ente regionale per la realizzazione di una palazzina a carattere ambulatoriale. Oltre 3000 i metri quadrati divisi in sei piani. Il primo piano sarà occupato dalle unità di cardiologia e rianimazione; il secondo sarà dedicato ad attività chirurgica ordinaria ed endoscopia; il terzo al percorso nascite; il quarto ai reparti di ortopedia e traumatologia; il quinto a medicina generale e il sesto sarà invece adibito a laboratorio di analisi. Se per l’ampliamento del pronto soccorso il nastro verrà tagliato entro la fine del 2019, per la nuova palazzina si dovrà attendere più tempo, dal momento che i lavori dovrebbero partire entro la metà dell’anno prossimo. Questo stando ai passaggi della procedura amministrativa che vede come prossimo passo quello della redazione dei progetti definitivi ed esecutivi. Dovrebbero invece essere gli stessi dell’ampliamento del pronto soccorso i tempi di realizzazione per un altro intervento in fase di verifica progettuale, ovvero la ristrutturazione della ex-palazzina del 118, a cui verrebbero destinati 962 mila euro, e in cui verrà trasferita l’attività di prelievo dell’ospedale e l’unità di diabetologia.. Dalle casse della Regione arriveranno anche 2 milioni e 800 mila euro per il potenziamento della rete cardiologica. Un poker di interventi che porterebbero il Goretti ad avere in totale quattro sale operatorie, elemento fondamentale in vista Dea di II livello. Così come risultano fondamentali i lavori di messa a norma dei reparti, in fase di ultimazione e costati oltre 4 milioni e mezzo di euro. O come gli interventi sul fronte del servizio trasfusionale e della risonanza magnetica, sui quali sono stati veicolati in totale 2 milioni e mezzo che si aggiungono agli 885 mila per il reparto Spdc. Aggiudicata invece la gara da 2 milioni e 300 mila euro per un acceleratore lineare, mentre per il progetto da 2,6 milioni per la manutenzione straordinaria si è ancora in fase di progettazione preliminare. “Un’ottima risposta alle criticità che affliggono da tempo il Goretti – ha dichiarato Damiano Coletta durante la conferenza stampa – Ho sentito parlare di un nuovo ospedale, che però costerebbe sui 500 milioni. Un qualcosa di infattibile. Bisogna puntare a potenziare il Goretti, anche se non basta potenziare il contenitore, ma si deve pensare anche al contenuto”.
Alessandro Martufi
13/03/2018