Grave intimidazione contro Marco Omizzolo, il sociologo impegnato da anni nel denunciare lo sfruttamento dei lavoratori migranti nel sud Lazio e nel sostenere i loro diritti, contro caporali e imprenditori di pochi scrupoli. Nei giorni scorsi sono state squarciate le quattro gomme della sua auto, sventrato a colpi di cacciavite il cofano, sfondato il parabrezza.
Solidarietà anche dall’associazione “Reti di Giustizia – Il sociale contro le mafie” ad Omizzolo, responsabile scientifico della Cooperativa Sociale “In Migrazione”. “Non dobbiamo lasciare da solo Marco e chi come lui combatte sul nostro territorio per la dignità del lavoro”.
10/03/2018