ORE 11.30 – Durante lo svolgimento del funerale due ragazze hanno avuto un malore e sono svenute all’interno della Chiesa. Sono uscite e sono state soccorse dall’ambulanza. Si tratta di due amiche dell’associazione cattolica di Martina. Nonostante il malore non vogliono smettere di seguire il rito funebre e sono tornate in chiesa. Intanto è stata data la possibilità di fare la comunione anche fuori dalla Chiesa. Durante la cerimonia hanno ricordato Alessia e Martina il fratello e la sorella di Antonietta Gargiulo, ringraziando per l’affetto e le preghiere e chiedendo di continuare a farlo perché la madre delle bambine avrà bisogno di forza. L’ordinario militare, capo dei cappellani militari e responsabile per i militari, ha mandato una lettera che il prete ha letto. I messaggi di amici e conoscenti verranno prima depositati in un cesto e poi pubblicato sul giornalino parrocchiale.
ORE 11 – Nel funerale di Alessia e Martina, l’omelia è del parroco Don Livio Fabiani, che ha seguito la famiglia Capasso in tutte le fasi della vita ed il prossimo 6 maggio avrebbe cresimato Martina. «È con grande emozione che oggi – queste le sue parole -, a nome di tutti, do l’estremo saluto terreno ad Alessia e Martina, due bambine da me conosciute ed amate. Alessia, battezzata e comunicata da me, il prossimo 6 Maggio avrebbe dovuto ricevere il Sacramento della Cresima e Martina, a settembre avrebbe iniziato il suo cammino di catechesi parrocchiale. Ora è tutto finito. Ma è davvero tutto finito? Sono circa 50 anni che sono sacerdote ed ho celebrato tanti funerali: funerali di persone suicide o uccise, di persone morte tranquillamente sul loro letto o tragicamente in incidenti vari, persone morte dopo una lunga malattia o morte all’improvviso senza che nessuno se ne accorgesse, giovani e anziani. Qualcuno potrebbe pensare che ormai sono abituato alla morte. NO! Non sono abituato! Quando vedo una bara bianca un senso di ribellione mi assale e tanti “perché?” affollano la mia testa. Perché? Mi chiedo e so che questo succede anche a voi, fratelli miei. Ma sappiamo tutti che umanamente parlando, non esistono risposte: allora ce la prendiamo tante volte con Dio, invochiamo la fatalità, parliamo di cattiveria umana, parliamo del caso. Ma restiamo sempre insoddisfatti e questo “perché” continua a perseguitarci. Dove trovare la risposta? La risposta c’è e la troviamo in questo luogo! Perché abbiamo portato Alessia e Martina qui? Non potevamo portarle in uno stadio dove ci saremo entrati tutti? O non potevamo portarle in un “palazzetto” dove saremo stati anche al coperto in caso di pioggia? No… le abbiamo portate qui in Chiesa perché questo luogo è stato molto famigliare per Alessia e Martina. Qui hanno pregato insieme alla comunità parrocchiale, qui hanno cominciato a muovere i primi passi sulla via della fede, e per Alessia nell’impegno cristiano nell’ACR, Azione Cattolica Ragazzi. È perciò in questo luogo che possiamo trovare la risposta che cerchiamo. È la risposta della fede in Gesù che un giorno proclamò: «Io sono la via, la Verità e la Vita» (Gv 14,6). E in questa via hanno mosso i loro passi Alessia e Martina accettando la verità di quella Parola ascoltata che le ha fatte approdare alla vita eterna. Perciò da questo evento dobbiamo ricevere un messaggio di vita per dare un significato all’accaduto. Alessia e Martina sono ora nella gioia di questo Regno e attraverso loro Gesù oggi dice a noi «se non diventerete come bambini non entrerete nel Regno dei cieli».
ORE 10.45 – I due carri funebri con i corpi di Alessia e Martina sono arrivati in Chiesa. Dopo un applauso da parte dei presenti è seguito un rispettoso momento di silenzio. Il prete ha accolto le due bare bianche davanti all’ingresso della chiesa gremito di cittadini. La cerimonia funebre sta per iniziare.
ORE 10.30 – Cordone di sicurezza davanti alla Chiesa del quartiere San Valentino di Cisterna. Per volere della famiglia la cerimonia sarà riservata, quindi sono terminati i posti a sedere disponibili e resta solamente lo spazio per gli studenti che conoscevano Alessia e Martina, per cui ci sono posti riservati. Le altre persone che vogliono partecipare al rito funebre assisteranno alla messa da fuori la Chiesa. Sono già in tantissimi, con palloncini di colore bianco e rosa in mano.
ORE 9.30 – La chiesa del quartiere San Valentino di Cisterna è già piena di persone a due ore dall’inizio del rito funebre per Alessia e Martina Capasso, le bambine uccise dal papà Carabiniere il 28 febbraio. Sono già presenti molti ragazzi con indosso magliette con la scritta “Alessia e Martina, Cisterna vi porterà sempre nel cuore” e pronti palloncini bianchi e rosa da far volare in cielo dopo l’ultimo saluto alle bambine di 8 e 14 anni. Davanti alla Chiesa la Protezione Civile ed i volontari di varie associazioni. Sarà possibile seguire il funerale dall’esterno grazie alla filo-diffusione, ma non sono stati montati maxi-schermi come detto inizialmente. All’interno ci sono 500 posti, ma si attendono molte più persone. Le serrande dei negozi sono rimaste abbassate, le scuole sono chiuse ed è stato proclamato lutto cittadino fino al termine del rito funebre. Anche il cimitero comunale sarà chiuso per l’intera mattina, con la riapertura al pubblico a partire dalle ore 14. La mamma Antonella Gargiulo ha saputo ieri della morte delle bambine da suoi familiari ed è seguita da un team di psicologi professionisti dell’ospedale San Camillo di Roma. Al momento non ricorda nulla della strage. A causa delle sue condizioni di salute, non potrà partecipare al rito funebre.