Di Carlo, mimetizzato grazie a trucco, parrucca, occhiali e barba ad hoc, ha seguito alla lettera le istruzioni dei suoi stessi dipendenti riuscendo a entrare alla perfezione nella parte. Il suo ruolo sotto copertura gli ha permesso non solo di vedere da vicino come funziona il sistema Tekneko, ma anche di conoscere sfaccettature della vita personale dei suoi operatori che fino ad allora ignorava. «È stata un’esperienza unica – ha raccontato Di Carlo – sapevo che avevamo delle persone fantastiche nella nostra azienda ma grazie a “Boss in incognito” ho avuto modo di conoscerle da vicino. Ho voluto fare tutto quello che fanno ogni giorno i miei operatori alzandomi la mattina alle 4 e rientrando nel tardo pomeriggio a casa». «Son uscito di casa la domenica e sono tornato dopo sei giorni, per truccarmi e prepararmi incontravo la troupe ogni giorno alle 4 del mattino e in due ore mi preparava – ha continuato Di Carlo – una volta pronto, poi, mi dirigevo nei vari cantieri gestiti dalla società e iniziavo la giornata. Ho trovato tra i miei dipendenti una grande umanità, sono dei grandi lavoratori e sono orgoglioso di averli nella mia squadra».
Dopo aver lavorato per una settimana al fianco dei suoi operatori, sotto l’occhio attento del conduttore Gabriele Corsi e degli autori del docu-reality, al termine della puntata, che andrà in onda a fine marzo, Di Carlo ha rivelato la sua vera identità tra lo stupore dei dipendenti e l’emozione generale.