Il danno erariale esattamente è stato inquadrato nelle spese che l’ente locale ha dovuto affrontare, in solido con l’Iacp (Istituto autonomo case popolari), a causa della condanna inflitta ai due enti dal Tribunale civile di Latina nel 1989 e confermata dalla Corte d’Appello di Roma nel 1994, relativamente appunto al risarcimento del danno e al pagamento dell’indennità di occupazione a favore dei privati proprietari del terreno che era stato oggetto di occupazione d’urgenza, per il mancato perfezionamento tempestivo di un procedimento espropriativo finalizzato alla costruzione degli alloggi popolari. All’ing. Giovannini erano stati chiesti inizialmente 98.841 euro, ovvero la somma calcolata in base alla differenza tra i 286.635 euro di risarcimento danni e il valore del terreno, pari a 187.783 euro. Il funzionario, responsabile dell’ufficio tecnico comunale, incaricato della procedura in questione, avrebbe “omesso una qualsiasi attività di definizione della stessa”. La condanna era però stata ridotta dalla Corte dei Conti del Lazio, nel 2011, a 40.000 euro, vista la “scarsa attenzione del vertice politico-amministrativo rispetto al regolare espletamento dei procedimenti espropriativi”, la “molteplicità dei compiti e degli incarichi ricoperti” da Giovannini e l’insorgere di una “prassi amministrativa influenzata dai ritardi connessi ai carichi di lavoro dell’ufficio e all’impegno amministrativo per procedure tutte sottoposte a rigide scadenze temporali”.
Il 6 febbraio 1981, con delibera di giunta, è stata autorizzata l’occupazione d’urgenza per il periodo massimo di tre anni dalla data di impossessamento del terreno. Entro il 1984 non è stato emesso però alcun provvedimento di espropriazione e infine, dopo la causa fatta dai proprietari del bene, è arrivata la sentenza di condanna per i due enti. Giovannini ha contestato le accuse e cercato di ribaltare la sentenza di primo grado con un ricorso in appello, ma invano. I giudici contabili hanno confermato la condanna e ora il funzionario dovrà risarcire il Comune di Aprilia.