Si è svolta questa mattina la seconda cerimonia di intitolazione di luoghi simbolo di Latina a personaggi scelti dai consiglieri della commissione toponomastica. Dopo la vittima delle foibe Norma Cossetto è toccato al settimo presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini. Il busto a lui dedicato è stato donato al Comune dalla sezione di Latina dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia “Severino Spaccatrosi” e realizzata dalla scultrice moldava Natasha Bozharova. Si trova in via Don Morosini, come simbolo della neonata “Passeggiata Sandro Pertini” nell’area compresa tra Via don Morosini, Via Pisacane, Via Toti, Via Marcucci. Presenti i rappresentanti dell’amministrazione, il Prefetto di Latina, il vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio ed i vertici nazionali e locali dell’Anpi che hanno voluto concludere la cerimonia cantando “Bella ciao”.
«Una intitolazione approvata all’unanimità sia in Commissione che in Consiglio Comunale – ha ricordato nel suo intervento di apertura Celina Mattei, presidente della Commissione Governo del Territorio e Lavori Pubblici, per poi proseguire – la scelta di questa Passeggiata non è casuale, Pertini è stato infatti l’ultima persona a vedere Don Morosini, stremato dalle torture, prima che venisse accompagnato davanti al plotone di esecuzione».
«Dobbiamo riconoscere al Presidente ciò che è dovuto, riconoscere all’uomo e al politico, le scelte compiute nel nome della libertà dell’Italia e della nostra Repubblica», ha concluso il Sindaco Damiano Coletta.
Sandro Pertini nel 1984, da Presidente della Repubblica, venne in visita a Latina e si affacciò dalla torre civica con l’allora Sindaco Delio Redi. Proprio da Latina il 20 settembre 1940, all’epoca Littoria, partì l’ordine di confino per Pertini al carcere di Ventotene. “Gli anni di confino sono stati anni duri ed ingiusti – ebbe a dire l’allora Presidente durante la giornata trascorsa in terra pontina – ma hanno contribuito a formare il mio carattere”.