Trasparenza. È sempre stata una delle parole più utilizzate da Latina Bene Comune, che ha sempre ribadito e rimarcato l’importanza della partecipazione e della condivisione. Peccato, però, che ormai da mesi c’è una grave mancanza nei confronti della cittadinanza tutta. Lo streaming delle sedute del Consiglio Comunale e dei Question Time non è, infatti, funzionante. Fino a poco tempo fa era possibile guardare direttamente quello che accadeva in aula consiliare sul sito del Comune, permettendo agli operatori dell’informazione di apprendere cosa accadeva anche quando non avevano la possibilità di essere presenti in sede ed ai cittadini di partecipare e seguire le discussioni di carattere pubblico. Gli orari in cui si svolgono le sedute, infatti, sono quasi sempre mattutini e la maggior parte delle persone, lavorando, non può permettersi di seguire le questioni politiche di interesse se non da dietro ad un computer. Si poteva fare ancora meglio, considerando che molte città di Italia hanno aperto già da tempo alla diretta anche delle commissioni consiliari, le riunioni dei consiglieri divise in temi che a Latina costano circa 1.000 euro l’una. Almeno, però, era garantito il diritto fondamentale del cittadino di poter partecipare alla vita pubblica della propria città. Da qualche mese non è più possibile assistere a Consigli Comunali e Question Time in streaming. Collegandosi al sito del Comune di Latina e scegliendo tra “Altre attività” la sezione “Consiglio Comunale in streaming” compaiono le istruzioni per seguire la diretta che non si può più guardare direttamente sul sito del Comune. Nella parte destra della pagina si legge “Scaricare da QUI il software ed installarlo.
Una volta caricato il programma, dal menu principale selezionare “Media”, poi “Apri flusso di Rete”. Nel campo “Inserisci URL di rete:” copiare il seguente indirizzo
“http://212.66.109.35:8004/consiglio.flv” Cliccare su “Riproduci” ed attendere il caricamento del video”. Oltre al fatto che sulla scritta QUI non appare alcun link ipertestuale da cui scaricare il programma, i cittadini che cercano da soli come fare e provano poi a riprodurre la seduta consiliare in corso, non riescono nel loro intento. La presidentessa della commissione trasparenza, Nicoletta Zuliani, interpellata da Il Caffè, spiega di aver segnalato negli anni precedenti i problemi relativi allo streaming e che a lei risulta che qualcuno riesce nell’intento. Di sicuro, se a qualcuno funziona non è semplicemente accessibile a qualunque cittadino. Olivier Tassi, ex presidente del Consiglio e attuale consigliere con mandato sui progetti ICT del Comune di Latina che proprio alcuni giorni fa ha inviato una nota stampa parlando dei risultati raggiunti dall’amministrazione digitale, cade dalle nuvole e spiega che informerà gli uffici, che a loro volta fanno sapere che ci saranno aggiornamenti. Insomma, menomale che la trasparenza era importante.
Una volta caricato il programma, dal menu principale selezionare “Media”, poi “Apri flusso di Rete”. Nel campo “Inserisci URL di rete:” copiare il seguente indirizzo
“http://212.66.109.35:8004/consiglio.flv” Cliccare su “Riproduci” ed attendere il caricamento del video”. Oltre al fatto che sulla scritta QUI non appare alcun link ipertestuale da cui scaricare il programma, i cittadini che cercano da soli come fare e provano poi a riprodurre la seduta consiliare in corso, non riescono nel loro intento. La presidentessa della commissione trasparenza, Nicoletta Zuliani, interpellata da Il Caffè, spiega di aver segnalato negli anni precedenti i problemi relativi allo streaming e che a lei risulta che qualcuno riesce nell’intento. Di sicuro, se a qualcuno funziona non è semplicemente accessibile a qualunque cittadino. Olivier Tassi, ex presidente del Consiglio e attuale consigliere con mandato sui progetti ICT del Comune di Latina che proprio alcuni giorni fa ha inviato una nota stampa parlando dei risultati raggiunti dall’amministrazione digitale, cade dalle nuvole e spiega che informerà gli uffici, che a loro volta fanno sapere che ci saranno aggiornamenti. Insomma, menomale che la trasparenza era importante.
Bianca Francavilla
22/02/2018