Monumenti in pericolo:”ˆquattro casi in un mese. Caccia al writer
Sono diventati quattro i casi di monumenti o luoghi simbolo di Latina imbrattati da vandali. L’ultimo increscioso episodio si è verificato nella notte tra venerdì 16 e sabato 17 febbraio quando ignoti hanno preso di mira la targa dedicata a Peppino Impastato nel parcheggio delle autolinee vecchie. Con un pennarello di colore nero era possibile vedere delle scritte poco decifrabili ai più sul simil marmo donato dai giovani del Fronte della Gioventù Comunista e che sarà sostituito con una targa ufficiale dall’amministrazione il prossimo 9 maggio. Anche in questo caso poche ore dopo è stata ripulita grazie ad un solvente per vernici. Prima di questo episodio, se ne erano verificati altri tre tanto da creare un allarmismo nella città di Latina. La settimana prima era stata imbrattata con scritte anarchiche la lapide dedicata alla vittima delle Foibe Norma Cossetto appena inaugurata. Solo grazie a dell’idrorepellente anti-vandali sul marmo era stato possibile cancellare lo spray di colore rosso e non rendere vana la prima cerimonia di inaugurazione dei nuovi nomi scelti dai consiglieri appartenenti alla commissione toponomastica. Tornando ancora indietro fino al 20 gennaio, nella stessa notte erano stati imbrattati anche il monumento ai Caduti del parco Falcone e Borsellino ed il Cippo di Piazza Dante. In quei casi l’amministrazione aveva effettuato sopralluoghi insieme ad esperti del settore riuscendo a smacchiare la pietra, almeno al sole. Come aveva spiegato il consigliere e presidente della commissione cultura Fabio D’Achille resta l’effetto fantasma. Quando piove, infatti, è possibile ancora vedere il segno dei vandali sui monumenti. Per risolvere questi problemi l’amministrazione ha deciso di procedere ad una ristrutturazione del monumento ai Caduti, che necessitava comunque di manutenzione, e di intervenire sul cippo di piazza Dante anche se questo significherà una sicura sofferenza per la pietra. Pulizia e ristrutturazioni a parte, resta lo spaventoso numero di episodi del genere che si sono verificati in un breve arco di tempo e che potrebbero essere ricondotti ad un’unica persona. Il Comune ha sporto denuncia verso ignoti per gli episodi del parco Falcone e Borsellino, di piazza Dante e del Giardino dedicato a Norma Cossetto. Tramite formale denuncia la Questura può utilizzare i filmati delle telecamere di videosorveglianza comunali presenti suoi luoghi dove si sono verificati i fatti. Non ha potuto fare altrettanto nel caso della targa dedicata a Peppino Impastato perché non è un monumento storico né un cartello ufficiale.
I”ˆwriters prendono le distanze
I writer di Latina condannano gli episodi che si sono verificati in città e ci tengono a prendere le distanze da questo modo di operare. «Il writer – spiega Lorenzo Farina che ha coordinato il progetto del mercato a colori del mercato coperto e che ha in mente altre iniziative – condanna totalmente ogni tipo di scritta contro targhe, alberi, monumenti e luoghi di interesse. Noi writer non abbiamo partito, schieramenti politici o altro e non vogliamo essere etichettati come coloro che hanno agito così negli ultimi episodi. Non vogliamo assolutamente essere etichettati come una banda che agisce in questo modo, perché il nostro intento – continua – non è quello di creare danni alla proprietà pubblica. Cerchiamo di creare una corrente latinense e miriamo ad esporre nelle gallerie». Farina scende nei dettagli e spiega a Il Caffè che all’interno dell’associazione che stanno creando hanno cercato di rintracciare il responsabile o i responsabili. «A nostro avviso – spiega – è sicuramente uno o più writer in provincia di Latina perché nei casi dei monumenti storici imbrattati viene utilizzato uno spray professionale il cui costo si aggira intorno ai 7 euro. Si tratta, dunque, o di un “esperto” o di qualcuno a cui è stata prestato il materiale. Nel caso della scritta con pennarello sulla targa dedicata a Peppino Impastato, invece, si riconosce una firma lasciata con un pennarello. In tutti i casi, comunque, sembra sia un ragazzino che ha appena iniziato e non ha ancora uno stile particolare e personale, ma che ne imita altri. Abbiamo chiesto agli altri writer di Latina di aiutarci nella ricerca perché non vogliamo essere etichettati così».
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