L’uomo, volto noto alle forze dell’ordine, era stato bloccato dopo un inseguimento dagli uomini dei commissariati di Anzio e Velletri. Nella Toyota su cui viaggiava, condotta dalla 29enne romana Lidia P., gli investigatori avevano trovato quasi 4,87 chili di hashish, divisi in 47 panetti, nascosti nel cruscotto, una pistola calibro 7,65, 10 proiettili, tre ordigni artigianali e un machete. A bordo dell’auto c’era anche Abdelghani E., 33enne di nazionalità marocchina. E una volta scovata la pistola il 40enne aveva anche opposto una forte resistenza.
Interrogati dal gip del Tribunale di Velletri, l’apriliano e la 29enne avevano detto di non sapere nulla della droga e delle armi, mentre lo straniero aveva sostenuto di aver acquistato l’arma da alcuni zingari e di aver rubato la droga a degli albanesi. I due uomini erano stati messi in carcere e la donna ai domiciliari. Il 40enne, tramite l’avvocato Palmieri, ha però fatto ricorso e il Riesame ora lo ha liberato.