Le Guardie Zoofilo- Ambientali di Accademia Kronos Sezione di Albano, su segnalazione della Polizia Locale e della Segreteria del Sindaco, sono intervenute per verificare la presenza e lo stato sanitario di un’anatra muta (così chiamata perchè produce solo piccoli e delicati suoni) appollaiata da due giorni a ridosso del campanile della Chiesa di San Pietro Apostolo in pieno centro. Con l’ausilio di una piattaforma aerea, il comandante delle guardie zoofile Vincenzo Avalle, ha avvicinato l’anatra per verificare il suo stato di salute. ” Al momento non ha mostrato segni particolari di deficit sanitari, ha detto il comandante. Verrà comunque monitorata nelle prossime ore per verificare se si ravvisano segni particolari che richiedono altri interventi specifici “. ” L’anatra muta, potrebbe essere arrivata in quel posto alto circa 15 metri, forse spaventata da qualcosa, fuggendo da qualche giardino privato, ha detto il veterinario Marco Cianfanelli, volando quà e la’ fino a finire sul primo davanzale del campanile, non è raro che accadano queste situazioni. Nel nostro territorio c’è ne sono tante, in giardini privati, in campagna e anche nei due laghi di Castelgandolfo e Nemi . E’ un animale molto bello, con il becco rosato, un disegno rosso acceso sulle guance e le zampe palmate sono arancioni con unghie molto appuntite. Presenta una grande coda bianca che agita spesso per lanciare segnali e messaggi . Le anatre mute sono capaci di volare anche se è molto raro che spicchino un volo molto lungo, poiché preferiscono spostarsi sulla terraferma o nuotare negli stagni e nei corsi d’acqua. L’anatra muta si nutre principalmente di erba, piccoli molluschi che caccia negli stagni e nelle paludi e di insetti e larve. La variante domestica, conclude il dottor Cianfanelli, si ciba anche di pane, avanzi o mangimi specifici a base di granoturco. Sono originarie dei paesi asiatici, ma si trovano anche nel Sud America e da molti anni anche in Europa”. L.S.
27/01/2018