Secondo gli inquirenti gli uomini capeggiati da Carmine Spada stavano cercando altri spazi da dedicare al redditizio business delle sale da gioco, e avevano puntato gli occhi anche su alcuni locali di Torvaianica. La località balneare del litorale romano, frazione di Pomezia confinante con Ostia, è citata nel comunicato stampa di Polizia di Stato e Carabinieri che illustra i dettagli dell’operazione “Eclissi”. L’ampia indagine sulle dinamiche criminali in atto nel territorio di Ostia che, questa mattina, ha visto l’esecuzione da parte delle forze dell’ordine, con la collaborazione della Guardia Costiera, di 32 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip del tribunale di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. A tutti gli arrestati, a vario titolo, è stato contestato il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso, e da essa dovranno difendersi nel processo.
Quello della gestione delle sale giochi e delle videoslot, secondo quanto riportato da Questura e Comando provinciale dei Carabineri, sarebbe uno dei settori principali che avrebbero consentito agli Spada di permeare il tessuto economico di Ostia. Un controllo che avrebbe dovuto estendersi anche ad altre zone della Capitale e, a quanto pare, anche a Torvaianica. “Le attività tecniche – si legge nel comunicato di Polizia e Carabinieri – hanno posto in risalto l’interesse del gruppo criminale capeggiato da Spada Carmine ad ampliare il proprio giro di affari, mediante l’acquisizione di nuovi spazi nel lucroso settore delle sale da gioco, al fine di reinvestire il denaro proveniente dalle innumerevoli attività illecite”.
“L’odierna operazione – conclude la nota stampa – ha svelato l’esistenza di un’associazione a delinquere di stampo mafioso, quale è quella degli Spada, che ha provocato un profondo degrado sul territorio, consentendo il dilagare di reati gravissimi e lesivi di beni primari. Un sodalizio che ha fondato la sua potenza sull’organizzazione a base familistica e sulla ripartizione delle competenze, consentendo al complesso dei soggetti chiamati a rispondere anche solo di reati satellite di gravitare in un’area di impunità, scaturente dalla forza evocativa e minatoria del nome degli Spada”. Per tutti gli imputati vige la presunzione di innocenza fino alla eventuale condanna in terzo grado di giudizio.