Sull’impianto cosiddetto ‘bio’gas autorizzato dalla Regione Lazio e che tratterà 35mila tonnellate l’anno di rifiuti organici a Latina Scalo, in via delle Industrie, si sollevano i Consiglieri di opposizione Giorgio Ialongo e Giovanna Miele. I due esponenti di Forza Italia annunciano battaglia sul progetto che ha già destato forti preoccupazioni igienico-sanitarie da parte dell’ISDE, l’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente, Sezione di Latina il cui presidente, dottor Pasquale Milo, ha definito l’impianto “un nuovo pericolo per la salute di decine di migliaia di persone”. È solo uno dei numerosi impianti del genere in veloce corso di approvazione: ben 10, per trattare oltre mezzo milione di tonnellate all’anno di rifiuti organici. Uno proprio sulle falde idriche che alimentano Latina nord (località Lazzaria, sotto Velletri, presso la via Cisternese), uno a Pomezia, due ad Ardea, due ad Anzio (di cui uno già in costruzione), due ad Aprilia (a Le Ferriere, confine con Nettuno e Latina) ed uno ad Artena. “Siamo dalla parte dei cittadini, giustamente preoccupati per la realizzazione di una centrale mista a biogas/biometano a Latina Scalo”, affermano Ialongo e Miele, consiglieri comunali di Forza Italia. “Saremo presenti lunedì 29 gennaio, quando il tema sarà affrontato in Commissione Ambiente. Ci auguriamo che sia l’occasione per rassicurare i cittadini circa un intervento del Comune di Latina a loro difesa e tutela. Restiamo basiti dall’autorizzazione arrivata dalla Regione Lazio, e dalla Provincia di Latina che ha concesso l’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) in un territorio dove insistono realtà agricole importanti, non lontano dagli splendidi giardini di Ninfa, e già duramente provato da altri stabilimenti industriali e da centrali a biogas e biomasse già funzionanti”, aggiungono Ialongo e Miele. “Ancora di più – continuano i due Consiglieri comunali – ci stupisce e allo stesso tempo ci incuriosisce il fatto che il sito verrebbe a ricadere sul cosiddetto Sentiero della Bonifica, il progetto di percorso ciclabile che va dal Giardino di Ninfa al Lago di Fogliano. Ci sembra sicuramente un azzardo far sorgere proprio a Latina Scalo un impianto per il trattamento della frazione organica del rifiuto solido urbano. C’è il rischio che si producano cattivi odori nell’aria, senza contare l’incremento del traffico di mezzi pesanti. Noi – concludono i due esponenti di Forza Italia al Comune di Latina – ci associamo alle preoccupazioni dei residenti, e ci auguriamo che il Comune di Latina e l’amministrazione non rimangano a guardare e intervengano con tutte le loro forze per scongiurare l’ennesimo impianto che rischia di produrre emissioni e odori che turberebbero i residenti di Latina Scalo e dei paesi limitrofi”. Situazioni ormai usuali nel Lazio e tra Roma e Latina, rese possibili dalla mancaza di una reale, seria e razionale pianificazione del ciclo dei rifiuti da parte della Regione Lazio, come sottolineato ultimamente anche dal presidente dell’ABC; lAzienda speciale dei rifiuti di Latina, Demetrio De Stefano. Promesso ed annunciato com eimminente più volte dall’attuale Amministrazione regionale, non è mai stato approvato dal Consiglio regionale uscente. Se ne riparla ormai dopo le prossime elezioni del 4 marzo.
25/01/2018