Si sente sicuro a frequentare le autolinee di Latina? È mai stato protagonista o ha assistito in prima persona ad episodi criminali come furti, rapine, aggressioni, spaccio o consumo di droga? (Scorrere tra le foto per leggere le risposte)
Continua l’escalation di reati alle autolinee di Latina. L’ultimo episodio si è verificato il 23 gennaio quando uno straniero è stato trovato con un coltello a serramanico in tasca e il giorno prima è nata – e degenerata – una discussione che ha portato al ferimento di uno straniero trasportato in ambulanza all’ospedale Santa Maria Goretti. Ma non sono certo casi isolati: tra il quartiere Nicolosi e la stazione degli autobus del Capoluogo è un susseguirsi di rapine, furti ed episodi di spaccio e consumo di droga da rendere il quartiere, frequentato soprattutto da giovani studenti, pericoloso. Per tenere sotto controllo la situazione la Polizia di Stato ha attivato un camper, attivo dalle 9 alle 18. All’interno degli agenti selezionati tra quelli che hanno una competenza ampia in materia di polizia giudiziaria e di polizia amministrativa che monitorano la situazione, fungono da deterrente e sono pronti a intervenire in caso di pericolo. Attive in zona anche due pattuglie operative 24 ore su 24 per coprire ininterrottamente il quartiere. Pare, però, che non sia abbastanza perché continuano a verificarsi episodi che spaventano giovani ed i loro genitori. Prima della lite degenerata si erano verificati altri due episodi, che risalgono a sabato 20 gennaio. Al terminal una 17enne è riuscita a sventare una rapina e un’altra è stata derubata del telefono. Le ragazze, entrambe minorenni, sono state aggredite quando le autolinee erano deserte, attorno alle 19, ed il camper già fuori servizio. Inutile a dirsi che i banditi hanno fatto in tempo a scappare e a far perdere le loro tracce in pochissimo tempo. Solo qualche giorno prima, il 16 gennaio, erano stati arrestati tre giovanissimi scippatori egiziani che si divertivano a derubare i malcapitati nella zona delle autolinee. I piccoli nordafricani si erano impossessati di una catenina d’oro di un ventenne, ma sono stati subito individuati e prontamente bloccati dagli agenti. Anche il 5 gennaio era stato arrestato un egiziano in via Romagnoli, accusato di aver aggredito un ragazzo pakistano e di averlo derubato di telefono e 30 euro in contanti dalla tasca. In quel caso i complici erano riusciti a fuggire. Appena qualche giorno prima un 37enne tunisino cha provato a fuggire ma è stato fermato e trovato senza documenti e con addosso dosi di hashish. Una volta identificato è stato scoperto che aveva numerosi alias, oltre ad essere già stato espulso dal territorio italiano. È successo anche che, il 20 novembre, uno studente 18enne di Cisterna è stato aggredito colpevole di aver rifiutato del “fumo” offerto da due ragazzi di origine egiziana. Andando indietro nei mesi è possibile delineare un quadro della situazione. Nella zona si verificano ciclicamente casi del genere e ad agire sono soprattutto stranieri di giovane età che si accontentano di pochi spicci o di rubare catenine, orologi e contanti che i malcapitati hanno in tasca. Di mira vengono presi soprattutto i ragazzi che transitano nella zona per recarsi o tornare da scuola. La zona, inoltre, appare degradata e abbandonata a se stessa tra sporcizia, edifici inutilizzati, vetri rotti. Gli sforzi in tema di sicurezza hanno sicuramente portato a risolvere velocemente alcuni casi, ma il problema non può dirsi risolto, tanto che gli studenti intervistati dal Caffè riportano la sensazione di insicurezza che regna nella zona.
Bianca Francavilla
“‹Foto e interviste: Augusta Calandrini