Presso il ristorante “Oasi degli aranci” a Cisterna si è tenuto l’incontro con i vertici del movimento Casapound.
Ad introdurre l’evento è stato Marco Savastano, responsabile di CasaPound Latina, il quale ha voluto sottolineare la crescita progressiva del movimento. «Non siamo né un movimento né un partito, ma un esercito in marcia» ha dichiarato il segretario nazionale Simone Di Stefano, affiancato dal candidato alla presidenza della Regione Lazio Mauro Antonini, presentando i punti principali del programma politico con «l’importanza delle parole ‘casa’, ‘lavoro’ e ‘figli’ le quali – secondo Di Stefano – hanno senso soltanto se inquadrate in un’ottica di uno Stato sovrano». CasaPound ha inoltre ribadito di essere l’unico movimento a rimanere fermo sulla posizione di uscita dall’Unione Europea. «Ci candidiamo perché per la prima volta vogliamo vedere in Parlamento deputati e senatori che non sono stati arrestati per corruzione – continua Di Stefano – ma per aver difeso famiglie italiane da uno sgombero o un territorio dall’arrivo dei clandestini dei centri di accoglienza». Dura anche la critica al centrodestra, da Matteo Salvini e Giorgia Meloni a Silvio Berlusconi. Dopo aver messo in luce le problematiche della nuova legge elettorale “che difficilmente garantirà governabilità”, CasaPound ha affermato che sarebbe disposta a sostenere soltanto un governo sovranista, ma su questo, Di Stefano è molto scettico.