Il Comune di Lanuvio, alla stregua di molti altri Comuni della Città metropolitana di Roma e della Provincia di Latina, non ha più un sito idoneo e autorizzato per conferire l’umido. ” Ciò comporterà inevitabilmente (e speriamo solo temporalmente) la rimodulazione del servizio, dice il consigliere delegato Mario Di Pietro, in un post pubblico sul suo profilo Fb, e quindi un passaggio in meno di raccolta. Da cinque giorni stiamo gestendo con tutte le nostre forze questo disagio e ci stiamo impegnando al massimo per fronteggiare questa emergenza. Insieme ai rappresentanti degli altri Comuni abbiamo contattato ed informato gli organi competenti (Regione, Prefettura, Città metropolitana) responsabili di questa situazione e sempre insieme stiamo provvedendo all’individuazione di un nuovo sito idoneo allo smaltimento. Purtroppo per noi le uniche disponiblità riscontrate fino ad ora le abbiamo ottenute da siti che si trovano fuori Regione (Toscana, Veneto) e se queste risultassero le uniche soluzioni la conseguenza sarà quella di un aumento della Tari. La Regione Lazio è l’unica Istituzione che in questa fase potrebbe fare qualcosa, ma ad ora nessuno ha risposto alle nostre istanze. Seguiranno aggiornamenti perchè quanto scritto non è definitivo. Se avete notato o noterete qualche disservizio i motivi sono quelli sopra elencati ” conclude il consigliere Di Pietro. Il sindaco di Lanuvio Luigi Galieti, come molti altri sindaci della provincia di Roma e Latina, ha redatto una ordinanza per trovare un sito idoneo al conferimento, inviata a vari siti regionali e fuori regionali per fronteggiare il disagio. Oggi l’umido è stato raccolto ma rimane fermo nei camion in attesa di smaltimento.
16/01/2018