Candido De Angelis, consigliere comunale ed ex Sindaco di Anzio, anche lui presente al convegno di Liberi e uguali per discutere di infiltrazioni mafiose sul litorale romano, dice la sua sua quanto accaduto a partire dal fatto che gli organizzatori hanno negato al Primo cittadino Luciano Bruschini la possibilità di prendere la parola e dire la sua, dopo essere stato al centro di diversi interventi e prese di posizione. “Con Luciano Bruschini – spiega De Angelis – cinque anni fa sono stato protagonista di una campagna elettorale durissima. Un diverso modo di vedere la politica era alla base di uno scontro che tutti ricordano, compresa la scelta di alcuni assessori che oggi tutti disconoscono. Vorrei fare presente che molte delle persone presenti stasera nell’aula del convegno, il Sindaco Bruschini lo hanno votato al ballottaggio. Oggi non lo conosceva nessuno questo a testimonianza di quanto sia facile dimenticare. Vorrei poi dire che ad un Sindaco, non alla persona Luciano Bruschini ma all’Istituzione, al rappresentante di una città intera, la parola non può essere mai negata. Un atteggiamento vetero comunista inaccettabile che lascia completamente sconcertati. Sconcerta anche il fatto che nello stesso convegno politico una giornalista abbia diffuso una notizia incredibile: il Prefetto avrebbe deciso di inviare ad Anzio la commissione d’accesso. Non lo sa il Sindaco, non lo sanno le Istituzioni e neanche le forze dell’ordine, ma lo sa una giornalista a cui lo avrebbe detto il Prefetto, e lo comunica in un convegno come se nulla fosse. Avrei voluto parlare anche io – ha poi concluso De Angelis – davvero tante le cose da dire, ma a prevalere è stato lo sconcerto”.All’affollato convegno sulle infiltrazioni mafiose sul litorale romano, organizzato da Liberi e uguali, era presente in sala anche il Sindaco di Anzio Luciano Bruschini, con lui Candido De Angelis, in sala tra gli altri l’assessore Sebastiano Attoni, il consigliere Pino Ranucci, Maria Teresa e Aurelio Lo Fazio, il consigliere Ivano Bernardone e Rita Pollastrini dei Grilli di Anzio. Dopo circa un’ora dall’inizio del convegno il Primo cittadino, ampiamente citato nei vari interventi dei relatori e in particolare dalla giornalista Federica Angeli, che ha ricordato la querela del Sindaco “a me e al mio giornale – ha detto – pagata con i soldi dei cittadini di Anzio”, ma anche da Edoardo Levantini che ha fatto presente la lunga carriera politica di Luciano Bruschini “già sindaco quando io andavo alle superiori”, ha raggiunto il tavolo dei relatori ed ha chiesto al moderatore Luca Brignone, se poteva prendere la parola. Il moderatore, che ha mantenuto tutte le persone in lista per parlare nei cinque minuti concessi dall’organizzazione, gli ha risposto che se ci fosse stato tempo lo avrebbe fatto parlare alla fine. Il Sindaco è tornato al suo posto e dopo un’altra ora circa, in prossimità della chiusura del convegno, Luca Brignone ha annunciato alla sala che avevano deciso di evitare l’intervento del Sindaco. “Vogliamo evitare che si crei bagarre – ha detto il moderatore – non è questa la sede per rispondere ha certamente i suoi mezzi e canali istituzionali”. Luciano Bruschini si è alzato in piedi ed ha detto “Non voglio creare polemiche, ma vorrei due minuti per replicare alle tante cose dette”. Quindi è stato ilSenatore Cervellini che ha meglio chiarito la sua posizione. “Quando abbiamo chiesto al Comune la disponibilità di Villa Sarsina per il primo convegno – ha detto – lo spazio ci è stato negato”. “Non da me” – ha replicato il Sindaco. “Ci è stato detto in modo sprezzante il convegno fatevelo a casa vostra – ha sottolineato ancora Cervellini – oggi siamo a casa nostra e il Sindaco non può parlare”. Nelle prime file anche diversi cittadini hanno preso posizione contro la possibilità di dare la parola al Sindaco che, infine, è andato via.
13/01/2018