I sindacati Cisl Fp ed Fp Cgil hanno sottoscritto l’accordo per la ripartizione delle risorse del fondo del salario accessorio relativo all’anno 2017 per i dipendenti del Comune di Ciampino.
“Dal primo accordo, per noi firmatari, sottoscritto nel 2015 con l’Amministrazione, continuiamo anche per l’anno 2017 a sostenere un percorso diretto al miglioramento dei servizi offerti ai cittadini di Ciampino. Il primo ci ha permesso, in primis, il superamento dell’atto unilaterale approvato dall’ente nel 2014 ed ha consentito, in questi tre anni, oltre all’erogazione degli istituti contrattuali previsti dalla normativa nazionale, anche le progressioni economiche orizzontali, progetti e produttività collettiva dei dipendenti”.
“Numeri molto importanti, rapportati ad enti delle stesse dimensioni del Comune di Ciampino, e rispetto agli accordi di ripartizione del salario accessorio sottoscritti in altri enti dove le amministrazioni non hanno, nella stragrande maggioranza dei casi, voluto investire sul lavoro dei propri dipendenti e che solo alla lungimiranza di Cisl Fp ed Fp Cgil si è riusciti ad ottenere superando un atto unilaterale che non avrebbe di certo permesso un tale investimento da parte dell’amministrazione”.
Si tratta di “Un ulteriore accordo – concludono i sindacalisti – che consentirà ai cittadini di Ciampino di beneficiare di servizi sempre più efficienti ma, allo stesso tempo, permetterà ai dipendenti di ottenere benefici economici e un sensibile miglioramento del loro benessere organizzativo”.
La RSU del Comune di Ciampino, insieme a USB e UIL territoriale, non hanno approvato il contratto decentrato 2017 e non lo hanno sottoscritto, definendolo “insufficiente, tardivo e adeguato”: “avrà vigore solo per 4 giorni e che appare solo un consuntivo di spesa e non un programma di attività, di lavoro e di compensi, congruo, condiviso ed equilibrato da attuare durante un intero anno”, dicono.
Una mancata sintonia che “rammarica” Cgil e Cisl, visto che i contratti sottoscritti anche nel 2015 e 2016 “hanno permesso di effettuare le progressioni economiche, di pagare i progetti (cosa che senza la sottoscrizione dei contratti non sarebbe avvenuta) contrariamente a quanto hanno fatto la maggioranza della RSU e la UIL che hanno detto sempre e solo No”.
Sono due tuttavia i punti cruciali dei quali ancora non è positivo l’esito: “il primo è quello di non essere ancora riusciti a pagare le spettanze dei lavoratori dell’ufficio tributi – spiegano dalla Cisl –, ed il secondo quello di non aver visto riconosciute specifiche somme per le responsabilità dei D, specie nei settori vacanti di Dirigenza o con Dirigenza ad interim, due battaglie che ci vedranno impegnati nel corso del 2018”.