Con il nuovo sistema di immatricolazione online degli studenti ai vari servizi scolastici, tantissimi genitori all’inizio dell’anno sono andati incontro a disagi dovuti alla difficoltà di effettuare in tempo rapido la registrazione del figlio sul sito del Comune. La procedura complicata, i dubbi nella compilazione e le incertezze varie, hanno fatto sì che tanti ci rinunciassero per rivolgersi direttamente agli uffici preposti del teatro. Conseguenze: caos, attese infinite, malcontento e inevitabili problemi nell’erogazione dei servizi, quello della mensa e del trasporto dei disabili.A fare le spese di una registrazione arrivata in ritardo, sembra siano 8 ragazzi di scuole diverse, affetti da importanti patologie, che da settembre ad oggi non hanno ancora una navetta Comunale che li porti a scuola. Particolarmente arrabbiato per l’ingiustizia che il figlio sta subendo da tempo, è il signor Giovanni Sanfilippo, genitore di Benedetto, 19 anni, con sindrome down e leggero autismo. Quello che ci racconta non lascia dubbi alla gravità della situazione. Giovanni, residente a Latina Scalo e autista degli Atral, si sveglia tutte le mattine intorno alle 4.30 per andare a lavorare. A quell’ora anche suo figlio Benedetto è costretto a fare lo stesso perché, insieme alla mamma, accompagnano il papà sul posto di lavoro, con l’unica macchina che hanno, per poi rincasare ed uscire nuovamente più tardi per andare a scuola. Ciò accade tutte le mattina da quasi 90 giorni. “Tutto questo è disumano – confessa Giovanni al Caffè con voce rotta -. Sono mesi che mi reco agli uffici che si trovano al teatro comunale e che e mi sento dire che la situazione verrà risolta, addirittura volevano offrirmi dei soldi, ma cosa ci faccio? Io voglio il servizio! Non è giusto che solo per non aver trovato il tasto “invio” sul sito del Comune, oggi mio figlio viene privato di un servizio che gli spetta di diritto”. Giovanni spiega, inoltre, che questi orari sregolati si ripercuotono negativamente anche sul benessere psico-fisico di Benedetto, perché svegliarsi così presto, per un giovane affetto da tali patologie, porta a nervosismi e stanchezza fuori dal normale. “Chiedo umanità –dice in ultimo -. E faccio appello al Sindaco per l’ambito da cui proviene, quello sanitario. Lui conosce bene tutte le problematiche di queste malattie e dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza”.
Augusta Calandrini
20/12/2017