Addio alle monetine da 1 e due centesimi dal prossimo gennaio? Niente affatto. La proposta, approvata dalla Commissione Bilancio della Camera a maggio scorso, non può avere seguito ed è stata cestinata. Le monetine da uno e due centesimi di euro continueranno ad essere coniate dalla Zecca dello Stato e a circolare in Italia. Lo comunica al giornale il Caffè l’Ufficio del portavoce del Ministro dell’Economia e delle Finanze, al quale avevamo chiesto lumi in merito. «Non si può fare – spiegano dal Tesoro -, nessuno Stato membro dell’Unione europea può decidere autonomamente di sopprimere monete e banconote. Del resto, aziende e commercianti italiani dovrebbero comunque continuare ad accettare le monetine da uno e due centesimi coniate all’estero e portate nel nostro Paese ad esempio dagli stranieri. Vi sarebbero inoltre problemi con gli arrotondamenti ed aumenti dei prezzi». Il potere di decidere o meno la circolazione legale di pezzi della moneta unica non è dei parlamenti nazionali, bensì del Consiglio europeo.
Si conclude così la vicenda sull’annunciata sospensione del conio di queste monete, un’idea che si era guadagnata i titoloni dei giornali dopo con la proposta avanzata dall’on. Sergio Boccadutri del Pd, eletto nel Lazio, in nome del risparmio sui costi del conio. Una mozione presentata tre anni fa dallo stesso Boccadutri, stimava che nel 2013produrre queste monetine ci è costato 23 milioni di euro. Ma sospenderne il conio non produrrebbe alcun risparmio: in loro assenza, infatti, la Zecca dovrebbe aumentare la produzione (e il relativo costo) dei cinque centesimi. Non è la prima volta che la proposta si affaccia nel Parlamento italiano.
20/12/2017