“Tra le feste che si tengono a Genzano, Carnevale, Infiorata, Festa del Pane e Natale, quest’ultima, per i commercianti, è sicuramente la più importante perché si sviluppa in circa 40 giorni e deve essere promossa nel miglior modo possibile – spiega –. Un’amministrazione che non investe su una festa del genere, che non trova poche migliaia di euro per finanziare le luminarie e che non calendarizza con largo anticipo gli eventi (anche se pochi) che si terranno sul territorio fa gridare allo scandalo. Ma su questo punto ormai non ci meravigliamo più, sono all’ordine del giorno le figuracce: basti pensare che all’ultimo consiglio il gruppo di maggioranza non solo si è spaccato durante una votazione, ma è stato messo anche in minoranza il capogruppo”.
“Le due realtà chiamate in causa per l’organizzazione del Natale, Pro Loco e Associazione Commercianti, non hanno svolto o non sono state intenzionate a svolgere il ruolo derivante dalla loro identità”, prosegue ancora Savini, rivolgendosi in modo particolare al sodalizio tra commercianti dilaniato “dalle costanti guerre interne” che ha portato a “un cortocircuito operativo che produce un immobilismo e un’indifferenza verso la città”.
“Abbiamo la fortuna però di avere delle persone che nonostante tutte le difficoltà, senza badare alle appartenenze politiche si prodigano per il proprio territorio. Mi riferisco ai singoli commercianti che hanno raccolto le quote per installare le luminarie sul corso e anche a quelli che, pur non riuscendoci per vari motivi, hanno provato a realizzarle sulle altre vie”, conclude il consigliere.