Il 21 dicembre, il consiglio comunale di Ardea a maggioranza cinquestelle sarà chiamata a votare il dissesto finanziario. «È inevitabile – ammette il sindaco Mario Savarese – non è una scelta politica ma sono i numeri che ce lo impongono».
«C’è bisogno di un reset, il comune è come se fosse un pc impallato, va spento e riacceso», dice il primo cittadino, che per 45 anni è stato un progettista elettronico e usa dunque un linguaggio informatico per spiegare cosa sta per accadere. «Ecco perché dico che questo dissesto è in realtà un’opportunità: dei debiti si occuperà un organismo esterno, mentre noi potremo fare un bilancio reale, programmando investimenti per la città e realizzando il nostro programma elettorale. Non ci porta più di tanto danno, peggio di così non sarebbe potuta andare. Bisogna avere la lungimiranza di comprendere che per Ardea il dissesto è un modo per ripartire, lo Stato ci aiuterà».