Ognuno faccia il tifo per chi vuole, ma niente colpi bassi e fango su chi gioca. E, soprattutto, tutti in campo per l’unico gol che gli interessa: «Il bene della comunità», dice Damiano Coletta. Dispiaciuto ma sereno, questo esprime il Sindaco di Latina, all’indomani dell’arresto del suo ormai ex Assessore ai lavori pubblici, Gianfranco Buttarelli per i fatti di Cisterna ed Anzio. «È stato un fulmine a ciel sereno che dimostra quanto sia difficile il processo di cambiamento. Mi auguro che sia innocente ed esprimo come sempre fiducia nella Magistratura – dice Coletta al Caffè -, si tratta di fatti che risalgono al 2015 e che nulla hanno a che vedere con la nostra amministrazione. Per noi la legalità è un valore fondante. Lo riprova il fatto che Buttarelli ha immediatamente rassegnato le dimissioni che noi abbiamo accettato senza alcun differimento». Ironia della sorte, tra gli arrestati, ancora una volta, l’imprenditore Francesco Colucci, esponente della potente famiglia campana ben nota anche a Latina per certi affari su rifiuti e acqua. «Rispetto a quel sistema noi abbiamo preso nettissime distanze – sottolinea Coletta – , l’Azienda speciale ABC ne è una delle dimostrazioni più concrete e coraggiose. Mi sento tranquillo con la coscienza: avevamo scelto Buttarelli in base alla sua storia ed esperienza senza contenziosi, non emergevano ombre sul suo passato. È stata una scelta a 360 gradi e libera, come non avveniva da tempo in questo Comune. Non ho nessun senso di colpa, nei percorsi di cambiamento ci possono stare anche questi incidenti. Spiace se qualcuno potrà pensare e dire che “tanto sono tutti uguali”. Se Gianfranco Buttarelli è incappato in errori ne pagherà le conseguenze, ma non si faccia un unico calderone». Il Sindaco intanto ha in mente già qualche nome per i lavori pubblici: «Non possiamo perdere tempo, abbiamo scadenze importanti: a giorni nominerò il sostituto. Da sportivo sono abituato a guardare alla prossima partita, al netto di tutti i risvolti umani e personali: devo guardare alla comunità. Ci siamo confrontati con la mia ‘squadra’, come sempre, e siamo a lavoro per proseguire».
Francesco Buda