L’inaugurazione della mostra è avvenuta in via Don Minzoni 21, dietro il Teatro D’Annunzio, con l’intervento del Parroco Don Andrea della Chiesa San Marco, il quale ha ringraziato i soci presenti e benedetto quello scrigno di capolavori attraverso la preghiera del Padre Nostro.
All’interno dello spazio espositivo si contano circa 40 opere laziali, qualcuna di origine Campana, e sono perlopiù diorami; cioè costruzioni realizzate con precise tecniche prospettiche che conferiscono alla scena una visione tridimensionale nonostante il punto di vista frontale. Il percorso semplice e fruibile consente allo spettatore di ammirare ogni scena artistica in tranquillità accompagnandolo nel suo giro con la dolce melodia dei tipici canti Natalizi. Stile, virtuosismo e ricerca minuziosa del particolare sono elementi che contraddistinguono ogni presepe dall’altro, affascinando e coinvolgendo l’animo di chi lo guarda.
“La nostra è una grande passione- spiega uno dei soci Stefano Boncio – abbiamo un nostro laboratorio e facciamo corsi per imparare il mestiere. Ogni anno cerchiamo di rinnovarci accogliendo le nuove tecniche ma lasciando intatto il linguaggio tipico del nostro territorio”.
Sempre all’interno della sala si può trovare il presepe popolare meccanico, un vero capolavoro che prevede circa 100 movimenti contemporaneamente e le meravigliose statue in terracotta di Gennaro Marino. La mostra sarà permanente tutto l’anno e resterà aperta dal mercoledì alla domenica fino al 7 Gennaio, dopodiché solo un giorno a settimana. A.C.