è stato un ritrovamento del tutto casuale quello del parroco della basilica di San Barnaba a Marino, don Pietro Massari, che ha scoperto, nascosto nella volta della cupola, un dipinto in rame realizzato a metà del 1700 da Sebastiano Ceccarini, che rappresenta la Beata Vergine Maria del Rosario. Un’immagine molto bella che è stata presentata ai parrocchiani mercoledì scorso, nella basilica dove i presenti hanno potuto ammirare il quadro, situato ad una quindicina di metri di altezza sopra il monumentale altare maggiore. Un complesso sistema di corde, non più utilizzato da tempo, faceva salire e scendere nella volta due quadri, uno rappresentante la Madonna del Popolo, un’icona portata da Roma dai Colonna dopo l’edificazione della basilica, voluta dai signori dio Marino come voto per la vittoria nella battagli di Lepanto, e l’altro rappresentante la Vergine del Rosario, sotto la cui protezione era stata posta nel 1571, in occasione della battaglia navale, la flotta della Lega Santa , composta dalla Repubblica di Venezia, dallo Stato della Chiesa e dalla Spagna, posta sotto il comando di Marcantonio Colonna, per fermare l’invasione dell’impero Ottomano. L’effige della Madonna del Popolo era stata rubata da San Barnaba nel 1984 e al suo posto, dodici anni dopo, era stato inserito un dipinto di Doriana Onorati. Dell’altro dipinto che doveva essere in alto, sopra l’altare maggiore, nessuna sapeva nulla o aveva memoria. Durante la Sagra dell’Uva di Marino, lo scorso ottobre, un parrocchiano aveva parlato a don Pietro del sistema di corde a saliscendi che era nella basilica. Il sacerdote, incuriosito, aveva verificato questa indicazione e, con suo grande stupore, muovendo le corde era apparso il dipinto in rame, copia da parte del Ceccarini, che era prevalentemente un ritrattista, di un ‘immagine custodita nella Chiesa di Santa Caterina a Magnanapoli, a Roma.
Daniela Fognani