La Regione Lazio è interessata ad acquistare il sito storico-culturale della Marcandreola, per trasformarli nel ‘Parco dei Casali’ di Ciampino. Lo riferiscono a il Caffè i rappresentanti del comitato Ciampino Bene Comune che hanno incontrato Mauro Buschini, assessore regionale all’Ambiente, Simone Lupi, consigliere regionale e membro della Commissione ambiente della Pisana, già Sindaco di Ciampino e il suo successore Giovanni Terzulli. L’incontro si è tenuto il 28 novembre nella sede del Municipio ciampinese, a margine di una visita del Governatore, Nicola Zingaretti, che ha inaugurato in città un nuovo parco giochi nei pressi della scuola elementare Sarro.
L’antico e prezioso complesso immobiliare – due casali, una chiesuola e 4 ettari di terreno – è finito all’asta del Tribunale di Velletri a causa del crac della società Casabianca srl dallo scorso 19 settembre. Il sito è situato tra il centro e il cimitero, nel bel mezzo di una porzione di Agro romano ancora intatto salvata nel 2015 dal provvidenziale intervento del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo che con un poderoso vincolo storico-archeologico scongiurò una imminente edificazione: 20 palazzi ora in corso di spostamento in zona Colle Oliva.
IL COMUNE CHIAMA, LA REGIONE RISPONDE
Appena cinque giorni prima, il 23 novembre il Consiglio Comunale aveva votato una delibera con la quale ha chiesto al Sindaco Terzulli di acquistare il sito della Marcandreola e di chiedere sostegno economico e politico alla Regione Lazio. L’obiettivo annunciato è creare un Museo civico e un grande polo archeologico regionale che abbracci la vicina via Appia antica a Marino. Ma – come spiegato nell’ultima edizione del Caffè dei Castelli – l’area potrebbe avere ulteriore, naturale connubio con i 2mila ettari di Agro a nord-est di Ardea e Pomezia dichiarati di massimo interesse pubblico con il vincolo firmato a fine ottobre scorso dal Ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini. Un super-vincolo, che vieta ogni attività edilizia industriale e civile non in linea con la vocazione agrituristica e culturale dell’area. «Si blocca lo sviluppo industriale, il Comune valuta il ricorso», ribadisce Fabio Fucci, Sindaco di Pomezia ma anche “reggente” dell’area Metropolitana di Roma e braccio destro di Virginia Raggi in vesti di presidente l’Area metropolitana.
DESERTA LA PRIMA ASTA
Il 30 novembre si è tenuta il primo tentativo di vendita all’asta dei quattro ettari coi suoi due casali e la chiesetta, ma l’incanto è andato deserto. Presenti nello studio del dottor Kustermann solo due rappresentanti del comitato ‘Ciampino Bene Comune’ e il Caffè. «Non ci è giunta alcuna offerta – ha chiarito il notaio Carlo Kustermann, delegato dal Tribunale di Velletri a racimolare soldi per i creditori della fallita Casabianca Srl –, solo una generica manifestazione di interesse di un privato, come accade spesso in questi casi. Entro 90 giorni si terrà una nuova seduta con abbattimento del 25% del prezzo iniziale». Il costo degli immobili passerà quindi da 536mila euro a circa a circa 402mila euro.
IL COMITATO: «BASTA SCENEGGIATE»
«L’asta deserta – spiega l’arch. Marina Veneri, pilastro di Ciampino Bene Comune – è la conferma della vocazione pubblica dell’area. Interessi privati non trovano spazio perché il vincolo monumentale del 2015 impone condizioni talmente stringenti che rendono difficile intravedere per i privati investimenti immobiliari». Il comitato chiede al Comune di non replicare la sceneggiata avvenuta due anni fa con la svendita dell’ex Igdo, Istituto Gesù Divino Operaio. L’esteso e storico complesso immobiliare nel cuore del centro storico di Ciampino finito anch’esso all’asta, “svenduto” secondo molti. Dopo varie vicissitudini, è finito nelle mani di un privato intenzionato a trasformarlo in un centro residenziale e commerciale, snaturando così – secondo il comitato – la sua storica vocazione pubblica. La prossima asta è stata fissata per il 23 febbraio 2018, sempre dal notaio Kustermann a Genzano.