“La scuola, da mesi, sta investendo del problema ogni interlocutore possibile (Ministero, Consip, Ambito territoriale di Latina, Ufficio Scolastico Regionale, Prefettura, associazioni sindacali) senza ricevere alcuna risposta risolutiva in merito”, spiega il dirigente scolastico Enrico Raponi. “La scuola ha proposto di pagare direttamente la ditta Smeraldo che fornisce il personale in sub appalto dalla Ma.Ca, ma il Ministero dell’Istruzione, nella persona del Direttore Generale Jacopo Greco, ha negato tale possibilità”.
Oggi sette lavoratori su sette sono assenti e la ditta Smeraldo non li sostituisce ma intende procedere contro la Scuola con un decreto ingiuntivo. “L’Istituzione Scolastica non ha responsabilità in merito ma, al contrario, ha messo in atto ogni azione possibile di sua competenza”, precisa Raponi. “La scuola non è in grado di garantire, se la situazione si protrarrà, il servizio pomeridiano nelle scuole primarie a tempo pieno di via Amburgo e via Monte Grappa e nelle scuole dell’infanzia di via Amburgo, via Monte Grappa e via Leonardo da Vinci”.
Fino a venerdì il servizio è in parte assicurato dagli straordinari dei bidelli dello Stato. Se la situazione si protraesse, la scuola sarà costretta a sospendere il turno pomeridiano: “si verificherebbe, perciò, un’interruzione di pubblico servizio, un danno all’erario perché la scuola ha il doppio organico dei docenti per l’insegnamento pomeridiano e un gravissimo danno agli alunni che non avrebbero garantito il fondamentale diritto all’istruzione, a una scuola pulita e a una sorveglianza che garantisca sicurezza”, tuona il Dirigente. “Il rammarico più grande è quello che un Servizio Pubblico essenziale come la Scuola sia soggetto alle controversie di due ditte private imposte da convenzioni a livello nazionale e non si ravvisa la volontà di trovare una soluzione definitiva al problema”.