La piscina comunale – lo ricordiamo – secondo le risultanze delle indagini della Guardia di Finanza di Nettuno, era stata concessa, dal 2007, ad un’altra associazione culturale che esercitava, nel rispetto dello scopo istituzionale, la pratica sportiva del nuoto ma, per oltre 10 anni, ne ha ceduto l’utilizzo, nel periodo estivo, a “El Deportivo” che, a sua volta, fruiva di un’area di circa 1250 metri quadrati dotata di pista da ballo, zona privée, oltre ad un’ampia area adibita a parcheggio di proprietà del Comune. Trattandosi di un bene pubblico indisponibile, gli impianti sportivi non possono essere destinati a finalità differenti e la loro concessione non può essere ceduta a terzi, né totalmente né parzialmente, pena la decadenza della convenzione stipulata con l’ente locale. “Tale situazione – hanno scritto in una nota stampa i finanzieri nell’immediatezza del sequestro dell’impianto – in palese violazione della normativa vigente, si è perpetuata grazie all’indifferenza dei funzionari comunali preposti alla gestione del patrimonio dell’ente locale i quali hanno omesso di dichiarare la decadenza della convenzione. Come se non bastasse, oltre a omettere di versare all’ente locale proprietario il canone di locazione, quantificato in oltre 170.000 euro, l’associazione “El Deportivo” beneficiava del regime fiscale agevolativo previsto per gli enti “no profit”, nonostante svolgesse esclusivamente attività commerciale”. A seguito della chiusa indagine, infine, nei giorni scorsi, sono stati sequestrati dagli uomini del comando provinciale della Guardia di Finanza e dalle fiamme gialle di Nettuno i beni personali appartenenti al presidente dell’associazione culturale di Anzio “El Deportivo”, oltre i crediti vantati nei confronti di terzi per una cifra di 172.115 euro.
Possono presentare memorie difensive
Indagine sul Deportivo, procedimento disciplinare per 3 dipendenti di Anzio
E’ stata comunicata con atto formale della Procura della Repubblica di Velletri al Comune di Anzio la chiusura delle indagini che riguardano l’utilizzo della piscina comunale data in concessione per il periodo estivo all’Associazione El Deportivo. La comunicazione, che prevede un lasso di tempo per le persone coinvolte nelle indagini per presentare memorie difensive, è imposta dalla legge Madia ed è stata inviata agli uffici comunali competenti per l’avvio dei procedimenti disciplinari conseguenti, la cui istruttoria è stata avviata. Ad essere coinvolti sono i dipendenti comunali Domenico Criserà detto Mimmo, funzionario per un periodo responsabile del patrimonio e allenatore dell’Anzio Pallannuoto (figlio dell’ex dirigente Silvio anche lui indagato per la medesima vicenda), Silvia Borrelli, responsabile del settore commercio e attività produttive e Nicola Glorioso, funzionario ex responsabile del Patrimonio. Anche per quello che riguarda il procedimento disciplinare dell’ente i tre dipendenti sono chiamati a motivare le loro azioni.
20/11/2017
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