“Il 14 Novembre presso la Prefettura di Roma è andata in scena una pagina poco edificante nella storia delle relazioni sindacali del Comune di Pomezia. A fronte di una legittima richiesta di mediazione presso l’ufficio territoriale del governo, avanzata dalle Organizzazioni sindacali firmatarie del Contratto Collettivo Nazionale, l’amministrazione comunale ha deciso di non mandare alcuna rappresentenza politica, inviando un chiaro segnale alle organizzazioni sindacali coinvolte”. A parlare è il Partito Demicratico di Pomezia, che critica aspramente il comportamento dell’amministrazione comunale. “Un atteggiamento che non solo fa emergere una mancanza di rispetto istituzionale verso i soggetti coinvolti (prefettura e sindacati), ma porterà sicuramente ad inasprire il conflitto con un’inevitabile ripercussione sulla fornitura dei servizi pubblici locali che verranno senz’altro interrotti a causa della prossima dichiarazione di sciopero”, si legge in una nota della sezione locale del Pd. “Un’amministrazione saggia e rispettosa dei principi democratici dovrebbe essere più accorta nel gestire i delicati equilibri del personale dipendente del Comune di Pomezia, onde evitare che questo si ripercuota sulla cittadinanza”.
“Le legittime istanze delle categorie interessate, anche se non condivise dalla controparte, non possono essere snobbate a prescindere e non possono essere totalmente ignorate, fino ad arrivare al punto di non inviare una delegazione politica in sede di trattativa”, prosegue la nota.
Il Pd, nell’esprimere solidarietà ai lavoratori, fa presente “che quando torneremo al governo della città metteremo al centro delle nostre politiche le istanze del mondo del lavoro”.
17/11/2017