Nel chiedere “quali iniziative abbiano avviato o intendano avviare i Ministri interrogati (Interno e Giustizia, ndr) per contrastare il radicamento delle organizzazioni criminali di tipo mafioso presenti nel territorio del comune di Aprilia), e nel sollecitare il Governo a “potenziare gli organici, le capacità e gli strumenti degli inquirenti e delle forze dell’ordine nella città di Aprilia”, i cinque parlamentari puntano il dito sulla presenza criminale nell’area nord della provincia.
“Nella Seduta n. 1 di mercoledì 18 maggio 2016 della commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, il questore pro tempore di Latina Giuseppe De Matteis, suggerendo un ordine di priorità nell’attività di contrasto alla criminalità nel territorio di sua competenza, ha dichiarato «La terza delle priorità è, secondo me, l’area nord, di cui obiettivamente si sa poco per una serie di motivi. Tenete presente che l’area nord vanta il quarto centro del Lazio per popolazione, la città di Aprilia, città che ha avuto una sovraesposizione demografica davvero importante, e conseguentemente ha dovuto anche supportare logisticamente quest’espansione demografica. Quest’area di Aprilia e Cisterna è stata interessata, quindi, da una forte speculazione edilizia, da un forte investimento di capitali di provenienza soprattutto illecita nel settore edilizio, con tutto quello che ne consegue, come cambi di destinazione d’uso, piani regolatori generali approvati in un certo modo e così via. Insiste in quest’area nord una serie di organizzazioni criminali riferibili essenzialmente alla ’ndrangheta. Anche in questo caso si parla di ’ndrangheta di serie A.»”.
“a presenza di organizzazioni criminali nella città di Aprilia sembra confermata da numerosi inquietanti episodi accaduti nella città laziale negli ultimi anni”, si legge nell’interrogazione, che elenca gli episodi di cronaca ancora irrisolti, che hanno coinvolto amministratori pubblici di Aprilia: il 16 settembre 2011 è stata verosimilmente data alle fiamme la vettura del direttore generale della Multiservizi di Aprilia Fabio Biolcati Rinaldi, nonché il garage del direttore del personale della stessa azienda Ilvo Silvi; il 20 dicembre del 2013 sono stati rinvenuti 10 proiettili calibro 9 x 19 mm innanzi all’abitazione dell’assessore alle finanze del comune di Aprilia Antonio Chiusolo, “la cui autovettura era stata fatta oggetto, già il 26 agosto dello stesso anno, insieme a quella del coordinatore provinciale di Libera, di incendio doloso”; il 20 maggio 2016, alle ore 14, due uomini armati a bordo di uno scooter hanno esploso diversi colpi di pistola calibro 9 contro l’automobile del responsabile tecnologico del comune di Aprilia Corrado Costantino. Infine l’omicidio del 48enne Luca Palli, dipendente della Multiservizi, freddato da tre colpi di pistola con quella che a tutti gli effetti sembra una vera e propria esecuzione.
Me nell’interrogazione viene anche stigmatizzata la decisione “inconsueta da parte del comune di Aprilia di affiggere nei muri della città delle epigrafi ufficiali per manifestare vicinanza alla famiglia del Palli, decisione mai assunta in precedenza, che ha destato incredulità e necessità di chiarimenti da parte delle istituzioni”.