Di seguito l’intervento delconsigliere Silvia Bongianni:
“Ammettendo che nel concetto e nella forma questo ordine del giorno ha richieste legittime, è una mozione che avremmo preso in considerazione con qualsiasi numero di firme. La regolamentazione degli orari di apertura e chiusura del cimitero non è una novità rispetto al Regolamento comunale di polizia mortuaria del 2002. Tale decisione non è stata adottata per partito preso: nessuno di noi, compreso il sindaco, voleva ledere o fare un torto ai nostri concittadini che ogni giorno si recano al cimitero. Appena entrati abbiamo dovuto ascoltare e prendere in considerazione le situazioni, annose, che interessavano vari aspetti dell’ordinaria amministrazione all’interno del nostro cimitero e che negli anni erano rimaste disattese. Nient’altro, abbiamo ascoltato il pregresso e le problematiche connesse per cercare di trovare una soluzione. Quando si modifica un orario di apertura riducendo la fruibilità del servizio, lo si fa valutando l’aspetto impattante sugli abitanti. Siamo qui in questa sede proprio a voler discutere di tali motivazioni, in piena serenità, a dimostrazione che il confronto è il metodo più efficace per giungere ad una soluzione condivisa, non populistica, che rispetti tutti gli attori in campo. Bisogna prestare particolare attenzione a tematiche tanto delicate. Il dolore per la scomparsa di una persona cara, il valore che rappresenta per un individuo il cimitero, sono aspetti molto importanti. Ma oltre al rispetto verso un luogo sacro, abbiamo voluto investire lo stesso impegno per quei dipendenti comunali che operano all’interno del cimitero: sono gli stessi dedicati alla cura, alla manutenzione ordinaria e talvolta straordinaria di opere, custodi del camposanto e della sicurezza degli utenti. Loro stessi segnalano che aiutano i visitatori del cimitero, spesso persone anziane, all’utilizzo di attrezzature, quali scale vecchie pesantissime; e denunciano anche macchinari elettronici rotti che vanno oramai alzati a mano. Per la pulizia dei viali e per le operazioni di tumulazione spesso vengono aiutati da operai delle ditte private. Da aprile ad oggi gli operai sono intervenuti efficacemente in: pulizia caditoie, decespugliamento, manutenzione viali, riparazioni muratura, riparazioni elettriche; ma anche per operazioni più complesse, come l’eliminazione infiltrazione acqua nelle tombe lato Sud-Ovest con la sostituzione di un tratto di rete di adduzione idrica; la riparazione impermeabilizzazione e discendenti dell’edificio loculi deposito, un problema gravissimo che sussisteva da anni e su cui non si interveniva efficacemente. Abbiamo anche cercato di risolvere il problema del monte ore: i due operai del cimitero avevano accumulato quasi 1.000 ore di straordinari e 230 ore in un solo anno. Ricordiamo che l’orario di lavoro è la misura della prestazione lavorativa: è il periodo di tempo giornaliero durante il quale il dipendente assicura la propria prestazione nell’ambito del rapporto di servizio. Si tratta del cardine del contratto di lavoro, che stabilisce la durata della prestazione lavorativa, svolgendo, al tempo stesso, una funzione di tutela dell’integrità psico-fisica del dipendente. L’orario di servizio, invece, è il periodo di tempo giornaliero necessario per assicurare la funzionalità delle strutture degli uffici pubblici e l’erogazione dei servizi all’utenza. L’orario di apertura al pubblico è, infine, il periodo di tempo giornaliero che, nell’ambito dell’orario di servizio, costituisce la fascia oraria di accesso ai servizi da parte dell’utenza. L’orario di lavoro è fissato in 40 ore settimanali, a meno di norme contrattuali più favorevoli; non esiste un limite di orario giornaliero ma bisogna assicurare un riposo minimo di 11 ore. La durata massima dell’orario di lavoro è fissata in 48 ore, comprensive dello straordinario. Le ferie e la malattia non sono da considerarsi ai fini del computo dell’orario medio di lavoro. Per l’Anci, poi, tutti i riferimenti alla contrattazione collettiva vanno estesi anche a quella decentrata. Negli anni il dipendente comunale non era solo delegato alle opere di manutenzione, ma si è adoperato anche come custode della struttura. Per tutti gli spunti e le riflessioni di cui sopra, conclude la Bongianni, ci tengo a ribadire che la chiusura all’ora di pranzo consente anche agli esercenti commerciali di recarsi con tranquillità al cimitero, dal momento che la riapertura della struttura è prevista per le 15. Quanto al giorno di chiusura settimanale, siamo pronti a cambiarlo se può venire meglio incontro alle esigenze dei cittadini. Il cimitero aveva ed ha ancora bisogno di una cura, proprio in virtù del fatto che lo reputiamo, noi tutti, non solo un luogo destinato alla sepoltura dei morti, ma anche quel posto dove regna un legame con il ricordo degli affetti familiari, luogo di rispetto, di silenzio, d’arte e memoria collettiva. Renderlo decoroso, pensando al rispetto proprio verso i visitatori che fanno visita ai loro cari, ci impone di intervenire con efficacia in lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria e in opere strutturali con una programmazione, una organizzazione ed un riguardo particolare. E a malincuore non possiamo non prenderci la responsabilità di questa scelta “.
LA REPLICA DEL COMUNE
“Durante il Consiglio comunale è stata respinta la mozione presentata dai consiglieri del Pd che impegnava il sindaco «al ripristino dell’orario di accesso del cimitero e di alcuni servizi cimiteriali . Durante la discussione i due consiglieri di maggioranza sono intervenuti con le loro mozioni”.