Sarà che l’inverno è alle porte, ma l’Anas ha congelato la ristrutturazione e il consolidamento del ponte di Ariccia. Cioè gli stessi lavori che aveva certificato come urgenti, strigliando il Comune ariccino che temporeggiava.
Da quattro mesi il progetto esecutivo che definisce l’infrastruttura a “rischio crollo” giace inspiegabilmente nei cassetti della Direzione Generale dell’Anas guidata dal Presidente, Gianni Vittorio Armani, in attesa della sua approvazione definitiva. L’avvio dei lavori era atteso per ottobre scorso, ma è stato rinviato a marzo a causa del prolungarsi dell’iter burocratico. Senza quest’ultimo via libera non potrà essere pubblicato il bando europeo che entro 60 giorni dovrà individuare l’azienda che eseguirà i lavori sulla storica infrastruttura viaria.
Lavori obiettivamente molto complessi, per una durata prevista di 18 mesi e costi stimati in 7 milioni di euro. Secondo fonti istituzionali de il Caffè, che preferiscono non comparire, a determinare questo lungo ritardo sarebbero state, il condizionale è d’obbligo, le pressioni esercitate sull’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade da un parlamentare sollecitato da amministratori locali intenzionati a ritardare l’inizio del cantiere.
IL CANTIERE SLITTA A MAGGIO?
Dal momento in cui la Direzione Generale dell’Anas concederà il proprio via libera serviranno almeno altri sei mesi prima che parta concretamente il cantiere. Vi sono dei tempi tecnici successivi all’approvazione definitiva del progetto che non possono essere superati: 4 mesi per preparare, pubblicare e assegnare il bando e almeno due mesi per predisporre le attività propedeutiche all’avvio dei lavori, tra le quali il montaggio di imponenti impalcature.
12 MESI DI TRAVAGLIO
Il progetto esecutivo di ristrutturazione e consolidamento del ponte di Ariccia è stato predisposto dall’équipe tecnica di Anas del Lazio centrale, guidata dall’ingegner Domenico Liporace. È stato inviato al Comune ariccino a giugno 2016 e ampiamente dibattuto nel corso di una Conferenza dei Servizi, il tavolo istituzionale convocato dalla Città della porchetta il 28 dicembre 2016, a cui hanno preso parte anche i Comuni di Albano, Genzano e Lanuvio. Il documento è stato pre-approvato con una apposita determinazione dirigenziale a inizio maggio dal capo dell’area tecnica comunale, l’ingegner Piergiuseppe Rosatelli. Poi rispedito all’ingegner Liporace che ha eseguito le ultime modifiche al progetto, in accordo con il Genio Civile, l’Organo statale chiamato ad approvare tutti progetti pubblici e privati. Infine, tutte le carte sono state consegnate dall’équipe tecnica di Anas alla loro Direzione Generale.E lì giacciono da quattro mesi. Il quesito sorge spontaneo: ma se il ponte è a “rischio crollo”, come hanno sostenuto a più riprese l’Anas e la Regione Lazio nell’ultimo anno e mezzo, perché attendere così tanto prima di iniziare il cantiere? L’abbiamo chiesto al Presidente di Anas Gianni Vittorio Armani, (leggi box di approfondimento).
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Traffico a un passo dal caos
È sfumata l’ipotesi di costruire la cosiddetta strada nel parco, per ovviare alla chiusura del ponte di Ariccia. Avrebbe dovuto collegare via Volterra con via Selvotta e bypassare la via Appia nuova, mantenendo tutto il traffico, leggero e pesante, vicino al borgo di Ariccia e alle attività commerciali. Il progetto dal costo di 1,5 milioni di euro, proposto dalla precedente amministrazione Cianfanelli, è stato sonoramente bocciato dall’Amministrazione Di Felice nel corso della Conferenza dei Servizi di dicembre scorso. Stessa sorte per la scalinata Gabriele D’Annunzio, andando da Albano verso Ariccia prima del ponte sulla sinistra, proposta dall’Anas a giugno scorso.: non è possibile costruirci sopra una strada a senso unico, visto che la carreggiata sarebbe decisamente troppo stretta, solo 6 metri, e troppo ripida, circa 14 gradi di pendenza. Nella corrispondenza intercorsa nelle ultime settimane tra Anas e Comune di Ariccia, quest’ultimo ha chiesto all’Anas una manutenzione ordinaria e straordinaria di strade locali per circa 2 milioni di euro. Però il costo di tali lavori non potrà superare i 500mila euro: lo prevede la transazione per i lavori al ponte sottoscritta negli anni passati.
D.C.
La Direzione Generale di Anas ha approvato il progetto esecutivo di ristrutturazione e consolidamento del ponte di Ariccia? In caso contrario, quanto tempo sarà ancora necessario? L’Anas ha già predisposto il bando pubblico per individuare l’azienda che eseguirà i lavori sul viadotto monumentale? Il bando quando verrà pubblicato? Di preciso quando partirà il cantiere per la ristrutturazione del ponte? Qual è il costo dell’intervento di ristrutturazione? Il ponte quanti mesi resterà chiuso? Conferma o nega le ‘pressioni’ di un parlamentare sulla Direzione Generale di Anas per rallentare l’avvio del cantiere? Il ponte è sicuro? Se il ponte è a “rischio crollo”, come hanno sostenuto a più riprese l’Anas e la Regione Lazio nell’ultimo anno e mezzo, perché attendere prima di iniziare il cantiere? Sono le domande che il Caffè ha inviato a Gianni Vittorio Armani, Presidente e Amministratore Delegato di Anas. Restiamo in attesa delle risposte.