Il dato del Volta è quello di un forte calo delle iscrizioni negli ultimi tre anni – circa un centinaio all’anno – e se questo trend venisse confermato o addirittura peggiorasse – in futuro (forse già l’anno prossimo) il plesso rischierebbe di chiudere per effetto delle nuove linee guida. Un rischio che l’amministrazione comunale di Latina non vuole correre, intervenendo subito, come emerso nella commissione Cultura convocata oggi sul tema dal presidente Fabio D’Achille, consigliere di Latina Bene Comune.
Le nuove linee guida sul dimensionamento scolastico emanate dalla Regione Lazio hanno posto l’amministrazione comunale di Latina ad una scelta: vedere a rischio il prossimo anno scolastico del Volta, servizio centrale per le famiglie del quartiere, oppure intervenire subito per eliminare il problema alla radice. La strada intrapresa dal Comune di Latina è la seconda, per scongiurare il rischio chiusura del Volta per sottodimensionamento di alunni. E per farlo sono state vagliate diverse strade: quella considerata percorribile dall’amministrazione è il passaggio di Piazza Dante nello stesso Ic Volta.
A spiegare i dettagli di questo passaggio in commissione – rispondendo anche alle domande dei consiglieri – è stata direttamente l’assessora all’Istruzione Antonella Di Muro, che ha confermato che sulla questione sono in fase di raccolta i pareri dei vari consigli di istituto e che l’intenzione dell’amministrazione è quella di valorizzare il lavoro degli istituti e di rendere alla città un servizio efficiente ed in linea con le aspettative delle famiglie.
“Al piano studiato dall’assessora Di Muro va il pieno appoggio del gruppo consiliare di Lbc – ha detto il presidente di commissione D’Achille – Ciò che voglio sottolineare è che questo progetto non si basa esclusivamente su tabelle e numeri, ma si stanno prendendo in considerazione soprattutto le esigenze delle famiglie e, in prospettiva, la crescita della città”.
Presente in commissione anche un piccola delegazione di insegnanti del Volta e del Cena, i due Ic maggiormente interessati dal cambiamento che sarà posto in essere dal prossimo anno scolastico. Alle due coordinatrici, seppure non previsto nell’ordine del giorno, la commissione ha scelto di dare la parola, per spiegare la questione anche dal punto di vista degli “addetti ai lavori” e per dare ai consiglieri una fotografia attuale della situazione.