E’ stata una annata eccezionale per quanto riguarda la raccolta e la produzione di olive e olio per tutto il territorio dei Castelli Romani. Una resa quasi del 100% di prodotto finito di alta qualità. “Quest’anno non abbiamo avuto problemi con i due insetti che danneggiano gli ulivi, dice Giuseppe Costantini, produttore genzanese, la mosca olearia che da alcuni anni provocava seri danni alle olive non si è vista, così come anche la famosa tignòla, un insetto che si insinua negli alberi e li consuma come una ruggine sui metalli. Queste assenze dovute alla mancanza di piogge forti, umidità e acquitrini sui terreni, ha favorito una evoluzione ottimale delle nostre olive, che con il tepore autunnale si sono maturate prima”. Le zone dove si produce la maggiore quantità di olio è quella compresa tra Genzano, Ariccia, Lanuvio, Lariano, Velletri, fino ai confini con Cori e Giulianello, questi ultimi due paesini, sono in provincia di Latina su terreni rocciosi, diversi per conformazione agli uliveti dei Castelli Romani. “I cultivar (nome agricolo delle radici di ulivo), dice l’esperto coltivatore Edoardo Amici, sono quattro quelli specifici e indicati per le nostre zone, anche se non sono autoctoni, ma provengono da altre regioni italiane e sono ; il leccino, il frantoio, il rosciola e il pendolino. Da questi 4 cultivar, la nostra terra produce dell’ottimo olio biologico, che deve avere alcune caratteristiche specifiche, come ad esempio non deve aver ricevuto nessun trattamento e concime chimico per 3 anni . Sarà poi l’ Istituto Icea della Regione Lazio a fare l’accertamento sul posto con gli agronomi. Solo dopo questi accertamenti sarà rilasciato al coltivatore la certificazione di olio biologico, riconosciuto a livello della Comunità Europea con una sigla e un marchio. Gli esperti che rilasciano il certificato di biologico, prendono alcuni campioni di olive, prelevano il terreno che poi analizzano in laboratorio. Deve anche essere fatta entro le 24 ore dalla raccolta la spremitura a freddo a non più di 28 gradi per mantenere le proprietà organolettiche, i profumi, i sapori e il colore, tipico del prodotto biologico”. Il prezzo dell’olio biologico varia dagli 11 euro in su e deve essere prodotto in un frantoio biologico, tutte cose riportate obbligatoriamente sulla certificazione e nelle etichette . Stiamo cercando di portare sul nostro territorio conclude Amici, anche le storiche olive bianche, che hanno un’origine multi secolare, prodotte in Italia solo dai monaci basiliani in Calabria. Sono le olive di cui parla la Bibbia, originarie dalla Magna Grecia, la pianta si chiama leucola, da cui deriva l’ olio del crisma, usato nell’antichità per ungere re, imperatori, princìpi. Per il prossimo anno contiamo di impiantarle in esclusiva in alcuni oliveti di Ariccia, Genzano e Lanuvio”.
Luciano Sciurba
Nessun parassita ha intaccato le olive
Produzione da record per l’olio dei Castelli Romani, il prodotto è di qualità
27/10/2017
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