Presentate ufficialmente le osservazioni tecniche contrarie all’impianto per rifitui previsto sulle falde idriche di Carano, in località Lazzaria – Colle Rosso. Le stesse riserve idriche, cioè, che danno acqua potabile ad Aprilia, Anzio, Nettuno e parte di Cisterna e Latina, oltre a garantire l’irrigazione a moltissimi agricoltori anche dei Castelli Romani. In rappresentanza di circa 200 aziende agricole locali e 160 residenti che vivono intorno all’area, stamattina 23 ottobre, una folta delegazione ha protocollato il documento. Le stesse osservazioni sono state già depositate dal presidente del Comitato “No Biogas – No Discarica” di Velletri, Gianluca Di Felice, nelle mani dell’architetto Fernando Olivieri, direttore dell’Area V.I.A. della Regione Lazio.
Un’iniziativa ‘storica’, mai vista prima da queste parti. Inoltre, ogni azienda ha inviato un proprio plico con le osservazioni e l’ha inviato formalmente all’Area Valutazioni d’impatto ambientale della Regione Lazio e dellArea metropolitana, cioè l’ex Provincia di Roma, competenti in materia e chiamate a decidere sul progetto presentato il 4 agosto scorso dalla Volsca Ambiente e Servizi Spa, la sofferente municipalizzata di Albano, Velletri e Lariano. I motivi dell’opposizione sono innanzitutto di natura igienico-sanitaria ed ambientale: vi è una discarica mai bonificata a pochi metri dal sito dove è previsto l’impianto Volsca; cittadini e agricoltori, poi, puntano il dito anche contro il fatto che non venga considerato il compostaggio domestico e di comunità, alternativa quasi per nulla impattante. Cioè invocano quel sistema che lo stesso Comune di Velletri, capofila in questa curiosa vicenda, dice di voler attuare chiedendo ingenti finanziamenti alla Regione Lazio. Infatti, il Municipio guidato da Fausto Servadio, mentre da un lato punta ad ogni pie’ sospinto sul grande impianto Volsca da 30mila tonnellate l’anno, dall’altro lato chiede 800mila euro per il piccolo compostaggio, a domicilio e collettivo, attraverso il recentissimo bando regionale pubblicato il 27 luglio in favore del porta e porta e di soluzioni sane per la gestione dei rifiuti.
In ultimo, i “No Biogas – Non Discarica” lamentano l’ondata di progetti simili: 10 impianti tra Roma sud, Anzio, Aprilia, Ardea, Pomezia, Artena (al confine con Lariano) e Velletri. Tutte fabbriche che insieme arriverebbero a trattare oltre 725mila tonnellate l’anno di rifiuti umidi, ma pure fanghi civili e industriali ed altri scarti di industrie.