Affissioni abusive, numeri impietosi: (almeno) 7 su 10 sono abusive
Una pratica estremamente diffusa, spesso esclusa dalle trame del dibattito politico, e che non a caso raggiunge il suo acme in tempo di campagna elettorale. L’affissione abusiva è sicuramente uno dei nervi scoperti della questione decoro urbano, una battaglia cavalcata dai civici di Lbc sin dai tempi della lunga corsa verso Piazza del Popolo. Lo stato dell’arte è sfociato in un’informativa in Procura, dal momento che i numeri sul territorio latinense sono preoccupanti: circa il 70% delle affissioni risulta abusivo. Numeri emersi in commissione trasparenza e legalità, che ha ospitato in audizione Sergio Cappucci, dirigente del servizio Ambiente, Giovanni De Marco dell’ufficio Pubblicità, e Graziella Orlandi della Polizia Locale. Dalle insegne delle attività commerciali, ai manifesti posto sui muri di edifici o su pensiline e strutture pubbliche varie, fino ad installazioni completamente abusive: il quadro complessivo è variegato quanto, potenzialmente, esplosivo. In molti casi le autorizzazioni, di durata triennale, sono scadute, alcune vecchie di una quindicina d’anni; in altri casi sono perfino assenti. Una percentuale, quella della 70%, che rischia di essere una sottostima e che assumerà contorni più chiari con il nuovo affidamento del servizio di gestione e riscossione dei proventi istruttori, attualmente in carico ad una società privata, Impa. Contratto che scade nel primo semestre del 2018 e che sarà fondamentale per dare il via ad un vero e proprio censimento. Al momento, infatti, i numeri non tornano. Le pratiche per le autorizzazioni evase dall’ufficio Pubblicità del servizio Ambiente nel 2017 (aggiornamento al 30 settembre) sono 290; un incremento del 55% rispetto a quelle del 2016. Di queste circa il 15% erano dei rinnovi di autorizzazione. Se si pensa che le utenze attualmente attive sul territorio comunale si aggirano attorno alle 10 mila – e se la matematica non è un’opinione – risulta evidente come moltissime autorizzazioni siano scadute. Tuttavia non c’è un meccanismo automatico di rilevazione della scadenza, e pertanto anche le autorizzazioni decadute continuano a fruttare proventi al Comune grazie versamento della tassa istruttoria. La lotta a tale forma di abusivismo non è dunque semplice. Servono controlli sul campo da parte della Polizia Locale, abbinati a quelli portati avanti dall’Impa.
A febbraio l’amministrazione ha inviato una missiva alle associazione di categoria per annunciare un giro di vite sulle varie istallazioni. Da allora sono stati 100 verbali, con irregolarità concentrate tra via Piave, via Epitaffio, via del Lido, via Isonzo e via dei Monti Lepini. Per quanto riguarda i cartelloni abusivi, il verbale emesso dagli agenti di Polizia Locale, oltre a prevedere una sanzione pecuniaria, intima i responsabili dell’abuso all’abbattimento della struttura entro 60 giorni, pena la rimozione. Ma c’è un problema, e fondamentalmente non riguarda i tempi di emissione dei verbali – che vanno dai due ai dieci giorni – ma l’impossibilità di effettuare un controllo capillare ed una coordinata attività di rimozione. Aspetto riconducibile alla carenza di organico degli uffici comunali che devono espletare le procedure necessarie. Urgerebbe un ufficio deputato alla lotta all’abusivismo, conseguenza di un deficit di unità che nel Comune di Latina è stimato a circa 300 unità. Ostacolo, quest’ultimo, che potrebbe essere superato tramite ad un aumento delle entrate generato da un accertamento delle somme evase e da un incremento della tassa di affissione comunale da 30 a 70 euro al metro quadro, adeguandola a quella provinciale. Un pesante deterrente per le attività commerciali potrebbe essere invece quello dell’aggiunta di una chiusura temporanea di 3-4 alla sanzione pecuniaria. Occorrerebbe inoltre un bando di gara per affidare il singolo servizio di rimozione e abbattimento delle installazioni non regolamentate, dal momento che l’idea di far svolgere tale attività ai richiedenti asilo – in virtù dell’accorso stipulato tra Prefettura e servizi sociali – è stata stroncata sul nascere, vista la necessità di ditte specializzate e assicurazioni sul lavoro. Nell’immediato, intanto, la lotta alle affissioni abusive continua senza sosta: è infatti pronta una bozza di ordinanza indirizzata a dare un ultimatum, presumibilmente di 30 giorni, a chi necessita di mettersi in regola.
Martedì c'è stata la commissione sul campo rom Al Karama di Latina. I lavori del nuovo centro di autonomia abitativa, per stessa ammissione dell’assessore...
Sono iniziati i lavori nel parcheggio di Piazzale dei Mercanti, a Latina.
I lavori seguono l’intervento realizzato grazie al progetto Upper di messa...
La Guardia di Finanza di Latina ha scoperto una vasta area nel territorio di Sermoneta dove erano accumulate oltre 200 tonnellate di rifiuti, anche pericolosi....
È stato pubblicato dal Comune di Latina l’avviso per le agevolazioni della tassa sui rifiuti Tari 2023, riservato alle utenze domestiche svantaggiate.
È...