Il Ministero dell’interno sta facendo tutto quanto è nelle sue possibilità per garantire sicurezza ai cittadini di Aprilia? Lo chiede, in una interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro Marco Minniti, la senatrice pontina Ivana Simeoni.
La senatrice mette in relazione la permanenza ad Aprilia nel 2015 di Anis Amri, l’attentatore che ha ucciso 12 persone a Berlino nel dicembre scorso, e di Ahmed Hanachi dal 2009 al 2014, il 30enne che il 1° ottobre ha ucciso due sorelle alla stazione di Marsiglia al grido di Allah u Akbar, Allah è il più grande.
“Non sembrerebbero essere emersi contatti tra i due tunisini – si legge nell’interrogazione –. Ciononostante, gli agenti dell’Antiterrorismo hanno rilevato contatti tra Amri e altri 4 tunisini espulsi dal Ministero dell’interno nell’area di Latina”. E ancora: “La facilità con cui i terroristi stranieri transitano e soggiornano presso il territorio italiano impone una seria riflessione: sono almeno 12, ad ora, gli attentatori islamici che hanno presentato un qualche legame con l’Italia. Sebbene non vi siano riscontri al momento circa una presunta rivendicazione dell’Isis dell’attentato compiuto a Marsiglia da Hanachi, né contatti con jihadisti, appare innegabile che gli accadimenti descritti siano forieri di allarmismi sia presso la popolazione locale sia presso quella nazionale”.
“In particolare – si legge ancora – la circostanza per la quale sono diversi i soggetti che hanno transitato per la zona di Aprilia, solleva un ragionevole sospetto circa la sussistenza o meno di un legame tra gli stessi, ovvero si annida il dubbio che possa esservi nella frazione di Campoverde una “cellula” o base logistica facente capo a individui di nazionalità tunisina vicini al movimento terrorista di matrice islamica; è necessario (…) fugare ogni dubbio in merito all’effettivo livello di sicurezza delle campagne di Aprilia, ove insiste una cospicua comunità tunisina, che spesso alloggia presso capannoni isolati facilmente eludibili ai controlli”.
La senatrice chiede “quali misure il Ministro in indirizzo intenda intraprendere affinché sia assicurato sull’intero territorio, e più specificatamente nell’area di Aprilia, un maggiore controllo del territorio, nonché sia garantita la sicurezza dei suoi cittadini tutti” e “quali iniziative intenda intraprendere al fine di accertare se i componenti della comunità straniera residente nel territorio di Aprilia siano in regola con le norme in materia di permesso di soggiorno”.
Una interrogazione a cui le Forze dell’Ordine, senza volerlo, hanno già risposto nei giorni scorsi setacciando Aprilia e controllando oltre 450 persone.