Ogni anno ad Ardea ci sono circa 300 morti. Peccato che tra poche settimane, tre mesi massimo, al cimitero cittadino non ci sarà più posto per nessuno. Nè nei fornetti, né a terra. Due anni fa il camposanto di via Strampelli, diventato celebre per ospitare la tomba di Franco Califano, aveva terminato i loculi in vendita: con un’ordinanza, l’allora Sindaco Di Fiori aveva fatto “requisire” tutti i fornetti acquistati da privati ma non ancora utilizzati. Si trattava di tombe “doppie” che un familiare acquistava per sé e per il congiunto appena deceduto. E così, ad ogni funerale, arrivava un marmista a smontare le lapidi dei loculi ancora vuoti per consentire le sepolture. Con sommo fastidio del legittimo proprietario.
Ma un anno fa sono terminati anche quei fornetti. E così il Comune ha disposto che le sepolture avvenissero a terra. Ogni angolo verde del cimitero è stato riempito con salme messe in ogni dove. Adesso è rimasto solo un angolo di giardino: cinque, sei salme al massimo e poi il cimitero di Ardea sarà davvero tutto esaurito. Si potrà contare su un altro periodo di autosufficienza con le riesumazioni del primo campo, quello in cui sono stati sepolti feretri di 10 anni fa. Ma si tratta comunque di situazioni di emergenza. Si “raschierà” anche sui loculi occupati da feretri di oltre 30 anni fa. Tre mesi, dicevamo. A dire il vero ci sono rimaste una decina di tombe all’inglese, quelle che si sviluppano in profondità e non in altezza. Circa 80 posti, mai venduti perché hanno un difetto: si allagano ad ogni pioggia per colpa di un difetto di fabbricazione (avrà mai chiesto i danni il Comune alla ditta che li ha realizzati?).
«Abbiamo risorse per stare tranquilli per i prossimi tre mesi – spiega il Sindaco di Ardea Mario Savarese del Movimento 5 Stelle – Sia con le estumulazioni, sia con l’utilizzo delle tombe inglesi invendute che sono state sistemate, contiamo di superare questo periodo senza andare in emergenza. Confidiamo nell’avvio a brevissimo dell’appalto per il nuovo cimitero, che sarà realizzato tramite project financing – aggiunge Savarese – L’ufficio tecnico ha rassicurato che entro tre mesi dovrebbe essere pronta già una palazzina da 100 loculi, la gara è terminata e assegnata ed è attualmente ferma in Città Metropolitana per la verifica dei requisiti previsti dalla normativa antimafia. Abbiamo sollecitato per permettere in tempi brevi l’apertura del cantiere». Un ottimismo che si scontra con quelli che potrebbero essere i tempi effettivi di avvio del cantiere, specie se si ha a che fare con la pubblica amministrazione.