Accusato di aver ucciso, senza alcun motivo, un cane randagio, Angelo P., 50 anni, di Spigno Saturnia, è stato condannato dal giudice del Tribunale di Velletri, Ramona Bruognolo, a sei mesi di reclusione, con sospensione condizionale della pena. Il 19 giugno 2013, a Rocca di Papa, il pontino avrebbe colpito l’animale alla testa e al muso, provocandone la morte. Citato direttamente a giudizio, con l’accusa di uccisione di animali, il 50enne è stato ora condannato e le motivazioni della sentenza verranno depositate entro novanta giorni.
I testimoni ascoltati in aula hanno parlato di una violenza inaudita e ingiustificata sul cane di quartiere, che era stato appena aggredito da un altro cane di un residente a Rocca di Papa. Angelo P. sarebbe intervenuto senza alcuna ragione, infierendo sull’animale, da tutti descritto come estremamente docile. Il cane, dopo i colpi ricevuti, è stato portato in una clinica veterinaria, ma non c’è stato nulla da fare. E proprio i veterinari hanno specificato che la morte del meticcio, di circa sette anni e di colore nero, era riconducibile al trauma subito per i colpi di pala. Da lì il processo e la condanna.
Clemente Pistilli
27/09/2017